Il Tar del Veneto dà ragione ad Alfano: le nozze gay vanno cancellate


Il Tar del Veneto ha deciso di ribaltare il pronunciamento della prefettura e ha ordinato la cancellazione della trascrizione da parte del Comune di Venezia del matrimonio tra due uomini celebrato in Brasile.
La sentenza pare controcorrente rispetto ai pronunciamenti già emessi dal Tar del Lazio e dal Tar del Friuli Venezia Giulia, entrambi concordi nel ritenere illegittima la circolare emessa dal Ministro Alfano. Ma stando alla ricostruzione fornita da La Tribuna, l'impressione è che i giudici non siano entrati nel merito della legittimità e abbiano semplicemente sostenuto che le decisioni di Alfano non possano essere messe in discussione. Il Tar ha infatti affermato che «le funzioni statali in materia di stato civile, ancorché conferite al sindaco, devono trovare uniforme applicazione su tutto il territorio nazionale» e il sindaco, in qualità di esecutore della legge nazionale e non anche di rappresentante della comunità locale, è tenuto ad uniformarsi alle disposizioni del Ministero».
Il sindaco della città aveva provveduto a trascrivere l'unione dei due uomini nel registro di stato civile e si rifiutò di cancellarla su richiesta del Ministro degli Interni. Il primo cittadino si appellò al diritto internazionale e ai recenti pronunciamenti sui diritti civili mentre Alfano mandò un commissario prefettizio a cancellare l'atto. A quel punto i due uomini scelsero di fare ricorso al Tar.
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