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L'omofobia costringe Michael Sam al ritiro

Michael Sam ha annunciato il suo ritiro dal campo. Divenuto il primo giocatore apertamente gay della NFL, è stato oggetto di violenti attacchi da parte dei gruppi cristiani (da chi sosteneva di aver perso il sonno a saperlo sotto le stesse docce degli altri giocatori a chi minacciava ritorsioni a chiunque lo avesse assunto).
Forse troppo per un 24enne che doveva passare più tempo a dover rispondere del proprio orientamento sessuale più che dei propri risultati in campo.

Ed è cosi che per ragioni legate alla propria «salute mentale» ha deciso di prendersi una pausa a tempo indeterminato.
«Gli ultimi dodici mesi sono stati molti difficili per me», ha scritto su Twitter. Sam ha anche ringraziato il Montreal Alouettes con cui aveva firmato un contratto lo scorso maggio.

Se di certo non si può chiedere ad un ragazzo così giovane di lottare da solo contro le lobby dell'integralismo, è decisamente triste vedere che la violenza sadica dei cattolici ha avuto la meglio. E c'è anche da chiedersi dove sia la gente per bene che dovrebbe alzare la voce di chi usa il nome di Dio per fare del male al prossimo.


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