Un deputato del partito di Abbott ha presentato un progetto di legge sul matrimonio egualitario


Un membro del partito liberale del primo ministro australiano Tony Abbott ha introdotto un disegno di legge per il matrimonio egualitario, sfidando le indicazioni del premier che nei giorni scorsi aveva minacciato l'espulsione dal partito di chiunque si fosse schierato dalla parte dei diritti gay. La sua intenzione era di rimandare la questione al 2017 quando, ad elezioni avvenute, voleva proporre un referendum non vincolante sul tema.
Il deputato Warren Entsch ha invece scelto di seguire la volontà dei cittadini (persino fra gli elettori del suo partito, la stragrande maggioranza è a favore del matrimonio egualitario) a sostegno della parità nel matrimonio.
Entsch ha raccontato come il suo disegno di legge, che ha il supporto di tutti i partiti, sia stato progettato per promuovere una in Australia più inclusiva. «Essere gay non è una scelta di vita -ha sottolineato- saremo una nazione divisa se continueremo a permettere discriminazione in materia di matrimonio, sulla base della sessualità di una persona».
Nonostante il pieno supporto parlamentare e popolare, appare improbabile che la proposta di legge di Entsch possa essere approvata dato che Abbott ha già ignorato la richiesta per una libertà di voto sul tema avanzata dai due terzi del parlamento ed è difficile supporre che qualcosa lo possa distogliere dalla sua personale crociata ideologica contro la parità di diritti.
Anche la sorella lesbica di Abbott, Christine Forster, è scesa in campo nei giorni scorsi denunciare la posizione omofoba del fratello contro il mstrimonio egualitario.
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