Rete Lenford lancia una provocazione e chiede le dimissioni della senatrice Cirinnà


È attraverso un messaggio pubblicato su Facebook che l'associazione Rete Lenford torna sul tema del tweet con cui la senatrice ha sostenuto che le modifiche al ribasso della legge sulle unioni civili fossero state concordate con il tavolo della associazioni lgbt. Dopo le prime categoriche smentite, il 2 settembre l'associazione ha dichiarato:

Nei giorni scorsi abbiamo smentito un tweet della sen. Cirinnà secondo cui vi sarebbe stata una concertazione con le associazioni LGBTI sulle modifiche al disegno di legge sulle unioni civili attualmente in discussione. Gli incontri convocati dal Partito Democratico hanno sempre avuto natura informativa circa l’iter che stava compiendo il DDL.
In quella sede la nostra Associazione ha continuato a chiedere il matrimonio egualitario e a manifestare la propria contrarietà, sia alla proposta di istituire un regime segregazionista in tema di diritto di famiglia, sia alle modifiche peggiorative al disegno di legge in discussione.
Il tentativo della sen. Cirinnà di rappresentare accordi sul testo non ci è piaciuto. Esso svela che l’istituzione del Tavolo con le associazioni LGBT risponde a logiche strumentali e non ad un reale interesse di ascolto delle istanze delle associazioni.
Abbiamo anche avanzato la richiesta di dimissioni nei confronti della Senatrice. È una richiesta forte, ma è coerente con l’impegno che la medesima si è assunta in più occasioni, pubblicamente, di fare un passo indietro qualora fosse stato modificato l’art. 3 del DDL che, lo ricordiamo, nella versione originaria, richiamava tutte le disposizioni del codice civile in materia di famiglia.
Non solamente quell’articolo è stato già modificato, smembrato, affinché non faccia più alcun riferimento alla “famiglia”, ma l’intero testo rischia ora di essere, per l’ennesima volta, del tutto stravolto e non solo in maniera formale.

E tra i commenti c'è chi giustamente osserva: «Ma non è incostituzionale (tutti hanno pari dignità sociale... senza distinzioni...) parlare di "formazione sociale specifica"?».
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