Secondo natura


24 ore Comics è stata una performance artistica svoltasi tra il 30 e il 31 agosto scorso. Un gruppo di fumettisti si è cimentato nell'ideare e realizzare una storia a fumetti nell'arco di 24 ore che fosse sviluppata in 24 tavole. Tra le opere realizzate c'è anche un racconto di Bigio dal titolo "Secondo natura".
La storia ci catapulta nel gelido mondo dell'asilo della scuola materna parificata "Santa Maria addolorata piangente", dove una maestra dovrà vedersela con una madre superiora che appoggia chi diffonde l'isteria del "gender" e chi vuole che i propri figli discrimino i gay, ritenendoli per l'appunto contro natura. Non mancano poi risvolti umoristici, ma anche dettagli di una realtà non solo ipotetica che ben mostra chi siano i veri violenti.
Ma forse, più di tutto, è piacevole assistere come si stia finalmente diffondendo la consapevolezza di come la fantomatica "ideologia gender" non sia altro che un cavallo di Troia con cui l'integralismo cattolico e l'strema destra cercano di legittimare i propri discorsi d'odio.
Ma forse, a furia di tirare la corda, la fiume si è spezzata e ci si sta accorgendo di come ci siano persone pronte a giustificare qualunque cosa dietro quella parola. Bisogna impedire il contrasto alla violenza per tutelarci dal gender. Bisogna impedire il contrasto al femicidio per difendersi dal gender. La donna non vede avere aspirazioni maggiori che lavare le mutande sporche del marito per difenderci dal gender. Insomma, tutto viene giustificato con una teoria che viene attribuita a chi non ha mai espresso alcun pensiero simile (trovino un solo gay convinto che sia necessario cancellare la differenza fra i sessi. ndr).
Ed è forse qiesto il motivo per cui i fumetti mostrano questa ipocrisia o Lercio dedichi articoli satirici che ben sottolineano come nessuno dia realmente credito alle "minacce" paventate del sindaco di Venzia nella sua crociata contro l'educazione alla parità.

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