Slovenia: la Chiesa Cattolica ottiene un referendum per privare i gay dai loro diritti civili

I partiti di destra, con l'appoggio dell'onnipresente Chiesa Cattolica, hanno ottenuto il via libera a proporre un referendum per tentare di bloccare il disegno di legge sloveno che prevede l'equiparazione tra i matrimoni gay e quelli eterosessuali.
Secondo i giudici della Corte Costituzionale, non ci sarebbe alcun ostacolo costituzionale nel definire il matrimonio come l'unione esclusiva tra un uomo e una donna. Ciò porterebbe automaticamente all'esclusione da qualunque diritto per le famiglie gay, da tempo nel mirino di una Chiesa che si sta mobilitando per impedire che una parte della popolazione possa avere uguale dignità. La persone non conta. Non contano le azioni,. Ciò che conta per la Chiesa Cattolica è solo in quale buco si infila il proprio pene. Se lo infili nel buco che dicono loro, allora puoi picchiare tua moglie e stuprare tua figlia ma hai diritto a più diritti costituzionali di una coppia di gay. Questa è la religione cattolica nel 2015.


Leggi l'articolo completo su Gayburg
Ed ancora:
Slovenia, le famiglie gay potranno sposarsi e adottare bambini
Slovenia, cattolici e conservatori vogliono una legge che garantisca l'esclusione dei gay dai diritti
Slovenia. Nel referendum contro i matrimoni gay ha vinto il pregiudizio
Slovenia: aperte le urne per il referendum contro il matrimonio gay
Slovenia: il parlamento vieta il referendum dei cattolici contro i matrimoni gay
Slovenia: la Chiesa Cattolica all'attacco delle nozze gay