Slovenia: il parlamento vieta il referendum dei cattolici contro i matrimoni gay


Dopo un dibattito durato sette ore -con 53 voti a favore, 21 contrari e 3 astenuti- l'assemblea nazionale slovena ha deciso di rigettare la richiesta avanzata da gruppi religiosi e conservatori per un referendum abrogativo della legge che legalizza i matrimoni gay. La norma era stata approvata solo tanto lo scorso mese.
In quell'occasione il Parlamento aveva provveduto ad includere anche il diritto di adozione, sa cancellare una definizione voluta dai cattolici che ridefiniva il matrimonio come un'unione esclusiva «far un uomo e una donna» e a convertite in nozze tutte le unioni civili fra persone dello stesso sesso (introdotte nel Paese sin dal 2006). Nel frattempo un' associazione chiamata "Coalizione per i bambini" si era premurata di raccogliere 80.518 firme per attivare un referendum contro il matrimonio gay. Per validare il procedimento sarebbero state necessarie ulteriori 40.000 firme certificate e giovedì scorso l'alleanza, appoggiata dalla Chiesa Cattolica, ha dichiarato di aver raggiunto tale obiettivo.
A mettere il bastone fra le ruote al progetto, però, è intervenuta una legge costituzionale approvata nel 2013 che sancisce come i referendum non possono essere indetti con l'obiettivo di diminuire i diritti umani o togliere le libertà basilari. Per questo motivo il Governo ha deciso di ritenere illegittima la richiesta avanzata dai cattolici.
Va anche ricordato che l'esito non sarebbe stato così scontato. Nel 2011 la Chiesa Cattolica riuscì effettivamente ad ottenere una modifica costituzionale che prevedesse una ridefinizione in chiave eterosessuale del matrimonio, ma in quel caso la proposta passò con il 55% dei consensi a fronte di un'affluenza alle urne si solo il 30% degli aventi diritto. Ora le regole dei referendum sono state modificate ed è stato introdotto il classico un quorum che richiede la partecipazione di almeno il 50% più uno degli aventi diritto. Inoltre tutti i i sondaggi rivelano che la maggior parte degli sloveni si dica favorevole al matrimonio egualitario.
La "Coalizione per i bambini" ha preannunciato ricorso presso la Corte Costituzionale ed ha indetto l'organizzazione «di grandi manifestazioni di piazza» previste per la giornata di venerdì.
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