Dal pulpito il parroco del duomo di Crema insulta i diritti dei gay: «Siamo governati da cretini»


Ormai siamo giunti al più bieco utilizzo politico della religione a fini discriminatori. Un increscioso episodio vede protagonista il parroco del Duomo di Crema, don Emilio Lingiardi, che durante la sua omelia domenicale ha sfruttato il pulpito per affermare più e più volte: «Siamo governati da cretini».
Inutile a dirsi, l'oggetto dei suoi insulti è un governo che potrebbe garantire pari dignità a quella fetta di popolazione che evidentemente lui vorrebbe veder discriminata.
Durante quello che è apparso più come un comizio politico che un'omelia, il religioso ha dichiarato: «Abbiamo situazioni di sofferenza, gravi crisi umanitarie da affrontare, e il governo che fa? Pensa alle unioni civili». Poi, sostenendo che la sua tesi si basasse sul Vangelo domenicale, ha ribadito: «Siamo governati da cretini. Cretini che pensano che la priorità siano le unioni civili, mentre lasciano che ci sia gente costretta a mangiare l'erba per sopravvivere».
Curiosamente l'uomo non ha ritenuto di dover commentare come i sei miliardi di euro che lo stato italiano destina alla Chiesa Cattolica o le esenzioni da Ici ed Imu pesino sulla povertà della nazione, preferendo sostenere che la priorità sia escludere alcuni cittadini dai loro diritti costituzionali. Un critica alle priorità che ha tutta l'aria di un falso ideologico, cosi come dimostrato anche dal suo sostenere che «la bellezza della realtà famigliare va difesa. Non come una cosa astratta. Le famiglie, fondate su un legame duraturo, sono l'ambiente concreto e quotidiano dentro cui fiorisce la nostra umanità». Peccato che sua lui a chiedere che una simile bellezza sia attaccata nel nome del pregiudizio
Insomma, la sua teoria è che sia necessario destinare tutte le attenzioni alle famiglie, ma solo a patto di essersi prima assicurati che altre famiglie siano escluse da quei diritti in base a delle caratteristiche naturali della persona. Una posizione dal sapore fascista, ennesima dimostrazione di una Chiesa che si sta sgretolando sotto una politica di odio che non pare aver nulla a che fare con il cristianesimo o anche soli con una società che possa dirsi civile.
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