Candidato alla carica di sindaco critica le famiglie gay e invoca le docce di Dachau


Leonardo Sbrana è un candidato sindaco di Cascina (Pisa) nella lista di centrodestra "Noi Adesso Cascina". Ha annunciato la sua candidatura citando la Meloni e la sua militanza in Fratelli d'Italia, così come su Facebook non manca di ostentare il suo apprezzamento per «le migliori frasi del Duce».
Forse intenzionato a salire sul carro dell'omofobia a scopi propagandistici, è proprio su quel social network che l'uomo ha esposto una sua curiosa visione delle famiglie omogenitoriali:

Mi concedo una volgarità (sapete bene che non lo sono): immaginate il bambino col pannolone sul letto mentre due corpi nudi (niente di più brutto di un corpo maschile) si avvinghiano, si baciano e ...

Se l'impressione è che sia lui a perdere il sonno pensando a cosa facciano due uomini a letto, difficile è capire perché mai due gay dovrebbero fare sesso davanti ai loro figli. Una considerazione basata sul buonsenso che anche alcuni dei suoi seguaci non hanno tardato a fargli notare. Ma è in quell'occasione che il candidato sindaco ha peggiorato la sua situazione nello scrivere:

È meglio non fare sesso davanti ai figli, poi se etero, gay, trans, travestiti o cosa vi pare lo fanno volutamente davanti ai bimbi si riaprono le docce a Dachau.

L'invito a riaprire i campi di sterminio nazisti non è piaciuto a nessuno e sul candidato sindaco sono piovute addosso numerosissime critiche. Ormai alle strette, Sbrana si è scusato con modalità non certo soddisfacenti. Ha scritto:

Mi scuso ho peccato di leggerezza, in maniera imperdonabile: non ho usato certo quella frase oscena in relazione alla questione dei diritti civili, io infatti sono favorevole alle unioni civili, ma in relazione alla pedofilia

E cosa c'entra la pedofilia con i gay? Mica si sta parlando di preti! L'impressione è che persino nelle sue scuse emerga un preconcetto di fondo che porta a sostenere che l'orientamento sessuale abbia una qualche relazione con la pedofilia. Ovviamente non è così ed è grave che un candidato sindaco non lo sappia, dato che altro sarebbe il rischio di sottovalutare eventuali fattori di rischio (ad abusare dei bambini spesso sono parenti stessi se non direttamente alcuni genitori: ignorare i sospetti nel nome dell'eterosessualità di quei criminali potrebbe costare caro a dei poveri bambini indifesi!).
1 commento