La Repubblica Ceca dichiara incostituzionale il divieto all'adozione per le coppie gay


La Corte Costituzionale della Repubblica Ceca ha dichiarato incostituzionale l'ex divieto all'adozione da parte di coppie gay. I giudici hanno poi poi spiegato nella loro decisione che i gay non deve essere «cittadini di seconda classe».
La causa era stata intentata da un uomo gay di Praga che era stato rimosso dalla lista d'attesa per l'adozione di un bambino dopo che le autorità avevano scoperto il suo orientamento sessuale
In base alla precedente normativa precedente, alle persone gay veniva teoricamente permesso di poter adottare un bambino a meno che vivessero in un'unione registrata. Ma la Corte ha sancito come tale atto fosse in contraddizione con il principio di uguaglianza. Ciononostante, al momento l'adozione congiunta di un bambino straniero e l'adozione del figliastra rimarranno ad essere riservate alle sole coppie sposate eterosessuali dato che quella discriminazione non è stata presa in esame dal processo.
Le organizzazioni lgbt ceche hanno commentato: «Quel paragrafo non aveva senso. Vietava l'adozione solo chi voleva vivere una relazione stabili e a lungo termine».
Nel 2006 la Repubblica Ceca è stato il primo paese dell'Europa dell'Est ad aver introdotto le unioni registrate per le coppie dello stesso sesso. Da allora, però, il dibattito politico sulla parità giuridica per gay e lesbiche appare in fase di stallo.
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