Forza Nuova tenta la strada del negazionismo e dell'indimidazione per azzittire chi dissente?



«Fioccano denunce... preparati un buon avvocato povero scemo. Condividi e diffondi bufale e adesso ne paghi le conseguenze». È questa l'intimidazione che Daniele Beschin, coordinatore provinciale per Vicenza di Forza Nuova, ha riservato ad un utente che aveva osato condividere un articolo in cui si parlava delle gravi affermazioni con cui il gruppo di Cesena del suo partito si era lanciato nel sostenere che i gay abbiano «tratti somatici che li caratterizzano» dato che l'omosessualità sarebbe «una malattia» ed una «questione di genetica, come per gli affetti da sindrome di down».
sappiamo tutti come il gruppo di estrema destra sia noto per il suo negazionismo cronico, ma l'aver cancellato i messaggi in questione non rende meno vero ciò che è testimoniato dagli screenshot e dai messaggi superstiti di chi faceva riferimento a quelle parole (se non fossero mai state scritte, perché mai qualcuno avrebbe dovuto ironizzarci sopra?).
Ma il fatto più grave sono i metodi violenti ed illiberali con sui le denunce vengono usate come arma di intimidazione, peraltro da parte di persone che sulle loro pagine propinano centinaia di false notizie di finti crimini che vengono sfruttati per creare odio contro ogni minoranza.
E purtroppo tale prassi pare tutt'altro che limitata a sporadici casi: sappiamo tutti come ProVita e Giuanfranco Amato abbiano sporto decine di denunce volte a spaventare quegli insegnanti che avessero voluto insegnare il rispetto nelle loro classi, sappiamo come Brandi abbia minacciato denunce contro chi osava commentare il suo operato o come anche i di Adinolfi amano inneggiare a costosi processi contro chi è giudicato colpevole di lesa maestà contro il loro leader.
Intanto lo stato tace, mentre la rete si sta tramutando in un far west dove spopolano i più prepotenti o chi ha meno scrupoli nel diffondere odio per un vantaggio politico personale.

Se tutto ciò non bastasse, per constatare come l'intimidazione sia nel dna di questa gente basterebbe osservare una serie di dettagli. Ad esempio è facile osservare come il coordinatore forzanovista risulti iscritto ad un gruppo denominato "Refugees not Welcome" che appare come una vetrina del razzismo e della violenza. Si viene accolti da un manifesto fascista che mostra la fucilazione di un uomo additato come «traditore». La spiegazione è invece volta a sostenere la creazione di una vera e propria lista di proscrizione che indichi ai militanti del gruppo chi deve essere "punito" per aver offerto accoglienza dei rifugiati. Scrivono: «Visto che il problema dell'Italia in molti casi sono gli italiani; visto il continuo attacco da parte di italiani immigrazionisti verso la nostra pagina e la nostra gente; visto che questi personaggi sventolano ai quattro venti il loro appoggio agli immigrati che ci stanno invadendo; da oggi pubblicheremo nome, cognome e foto di questi traditori!». Peccato che l'accostamento con una esecuzione capitale paia una minaccia di morte, così come peraltro ribadito nei commenti di chi sostiene che la «soluzione» sia quella di ammazzare gli immigrati con armi pesanti. Il tutto condito da immagini inneggianti a Mussolini ed inviti ad ammazzare la gente per strada.
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