Eccolo il vero Fertility Day della Lorenzin: il ministro elimina gli anticoncezionali su ricetta


Il ministro della salute, Beatrice Lorenzin, ha respinto al mittente tutte le critiche giunte per il suo spasmodico invito alla produzione di figli che traspariva dalle cartoline realizzate per il suo Fertily Day. ha detto e spergiurato che lei volesse solo occuparsi della salute riproduttiva e che il suo messaggio era stato frainteso da chi lo aveva interpretato come un cieco invito a fare figli sullo stile dei proclami che venivano lanciati in epoca fascista da Benito Mussolini.

Eppure i fatti non paiono concordare con le parole. Qualcuno ha scoperto che quest'estate, nel più silenzio mediatico, la Lorenzin abbia messo in atto una strategia volta ad incrementare il numero di nascite attraverso una discutibile iniziativa. Sul sito del Ministero hanno comunicato che:

Sono state pubblicate a in Gazzetta Ufficiale, Serie Generale, n. 174 del 25 luglio 2016 le determine AIFA con le quali sono state riclassificate in fascia C, con le decorrenze indicate nella tabella, le seguenti specialità medicinali anticoncezionali nella forma farmaceutica orale appartenenti alla classe ATC G03AA/G03AB/G03AC, precedentemente classificate in fascia A

Tra i farmaci inclusi nel provvedimento ci sono gli anticoncezionali destinate alla donne che stavano ritardando la scelta di dare la luce a un figlio per risolvere altri problemi di salute. Si trattava di pillole diverse da quelle comunemente in commercio (tutte già in "fascia C") che richiedevano formulazioni particolari in modo che gli ormoni non avessero effetti indesiderati in concomitanza con altri problemi di salute.
Insomma, se nelle sue cartoline la Lorenzin aveva raffigurato una clessidra e nei fatti vuole incentivare le donne a produrre figli prima di quanto loro vorrebbero. In tutto a danno di donne esenti da ticket per patologia neoplastica o per disoccupazione. Si tratta dunque di donne in condizione di fragilità socio-economica e sanitaria.

Passi che il Ncd pare ormai pronto a tutti per riconquistarsi il favore dell'integralismo cattolico, ma qui siamo dinnanzi ad amministratori pubblici che vogliono imporre figli alle coppie che non li vogliono mentre pretendono di strapparli dalle coppie che invece li vorrebbero. E tutto questo in quel clima in cui l'integralismo cattolico vuole scegliere chi debba fare figli e con chi debbano essere fatti, nella più totale noncuranza della libertà individuali su temi delicati come la filiazione.
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