Le Sentinelle si riciclano: ora si battono contro il contrasto al bullismo e a favore delle torture psicologiche per gli adolescenti gay


Nonostante cerchino facili consensi nel ripetere ad oltranza di voler "difendere i bambini", le Sentinelle in Piedi paiono avere una strana concezione della tutela dei minori. Sconfitti nella loro battaglia contro i diritti civili di gay e lesbiche, il gruppo si è riciclato ed ora rivendica il bullismo, la violenza e gli insulti quali «libertà di espressione» da tutelare, così come la loro omofobia è sfociata nella promozioni di quelle fantomatiche "terapie riparative" che mai funzionano e che troppo spesso causano depressioni e suicidi.
Per proprietà transitiva, ci sarebbe da pensare che la loro strana concezione della "difesa" dei minori si basi sulla promozione della violenza e della morte dei figli altrui.

In un drammatico comunicato stampa, il gruppo estremista propone teorie aberranti:

Quando le Sentinelle in Piedi sono scese per la prima volta in piazza nel 2013 l'obiettivo principale era contrastare il ddl Scalfarotto sull'omofobia. L'iter di quel disegno di legge è stato fermato grazie anche alla nostra mobilitazione di piazza, eppure oggi, tre anni dopo, c'è ancora più bisogno della nostra testimonianza pubblica. Mentre tutti si preoccupano di un referendum su una riforma che mira a dare ancora più potere allo Stato, bisogna rendersi consapevoli che siamo già in una dittatura ben mascherata. Pochi lo sanno, pochi ne parlano ma alla Camera è già passata una norma più pericolosa del ddl Scalfarotto. Il ddl sul Cyberbullismo è infatti stato modificato in fretta e furia a settembre per trasformarlo in norma penale che prevede il carcere fino a sei anni. La legge è nebulosa e parla di reato nel caso di “atti o comportamenti vessatori”, di “pressioni” e “violenze psicologiche”, persino di semplici “offese o derisioni, anche aventi per oggetto la razza, la lingua, la religione, l'orientamento sessuale». Si capisce quanto sia pericoloso tutto questo per la libertà di espressione. Il testo poi prevede l'educazione preventiva in tutte le scuole di ogni ordine e grado e la “rieducazione” per i colpevoli. Inoltre, dopo l'approvazione del testo sulle cosiddette unioni civili, c'è chi invoca la ripresa dell'esame del testo sull'omofobia. Non solo, un progetto di legge firmato dal Senatore Lo Giudice, il ddl 2402, si propone di multare e far arrestare psicologi e psichiatri disposti ad aiutare i minori con attrazione indesiderate per lo stesso sesso, una vera e propria minaccia ad una serie di categorie professionali legate all'infanzia, che di fatto impedirà ai genitori di aiutare i propri figli nel caso questi presentino problemi legati all'identità o all'orientamento sessuale. Il tutto mentre l'omosessualità è stata normalizzata per legge, il che implica che il gender sarà non solo presente, ma insegnato obbligatoriamente nelle nostre scuole. Inoltre, tra i banchi siederanno bambini violati nelle loro relazioni più intime perché cresciuti con “due mamme” o “due papà”. La violenza sui piccoli sarà quindi non solo legale ma obbligatoria. Di fronte a tutto questo sarà sempre più difficile dissentire pubblicamente. Sarà difficile per gli psicologi continuare a lavorare liberamente, sarà difficile resistere alle pressioni per gli insegnanti pena il licenziamento, sarà difficile per i genitori far valere il primato educativo, sarà difficile per i giornalisti raccontare la verità poiché il pensiero unico silenzierà chiunque, anche i normali cittadini che si esprimono sulla piazza virtuale, come sta avvenendo nella vicina Spagna, fresca di approvazione di un testo sull'omofobia nella regione di Madrid che impedisce qualunque libera espressione del pensiero. Anche da noi succederà la stessa cosa, perché siamo sulla medesima china. La prova sta nel fatto che nessuno oggi afferma pubblicamente che la legge sulle cosiddette unioni civili è sbagliata.

Si apprende cosi che quella gente sostiene che i loro figli dovrebbero essere rieducati se diversi da come loro li avrebbero voluti, così come ridono di chi vorrebbe contrastare quelle che loro definiscono «semplici offese o derisioni».
Ovviamente questa gente continua imperterrita a nascondersi dietro a fantomatici slogan legato al "gender", anche se l'inesistenza stessa di quel concetto li pone al pari dei nazisti: loro si inventarono la "razza ariana", le sentinelle delirano di fantomatici "gender" che vorrebbero annullare le differenze tra uomo e donna (perastro in maniera curiosa, perché se davvero i gay volessero annullare la differenza dei sessi, allora perché mai subirebbero le loro aggressioni violente per rivendicare il dirotto ad amare una persona del proprio sesso se non ci sarebbe differenza fra uomo e donna?)
Si spaccia per «libertà di espressione» qualunque insulto contro le minoranze a loro sgradite, anche se poi cercano di azzittire chiunque li critichi attraverso denunce e azioni intimidatorie.
Di contro, va segnalato come un tempo le Sentinelle si schieravano ad un metro di distanza l'una dall'altra, oggi quella distanza è cresciuta a tre metri a fronte di un movimento sempre esiguo. Gente che in realtà non ha argomenti, ma solo tanta paura dei cambiamenti. Siamo dinnanzi a gruppi sanguinarie che preferiscono impartire la morte piuttosto che assistere ad una società in evoluzione.
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