Rodolfo De Mattei: «È gender diktat dire ai ragazzi che i gay sono normali e non contro-natura»

I gay non sono normali. È quanto ripetono con ossessiva violenza le pagine dell'"Osservatorio gender" di Famiglia domani, una sedicente realtà "cristiana" che ha però demandato la proprietà del loro organo di propaganda dell'odio alla web agency romana RdMedia di proprietà di Rodolfo De Mattei.
In un clima persecutorio in quei questa gente insulta chiunque osi dire che l'omosessualità sia una naturale variante della natura umana (sappiamo bene come De Mattei si sia lanciato nell'affermare che i gay sarebbero malati infettivi dotato di una sperma che provoca tumori, ndr), il proprietario del sito afferma:

Lo spettacolo “Comuni marziani”, in realtà già in tour da alcuni anni su tutto il territorio nazionale, è stato pensato dagli autori, espressamente, per portare la “normalità” omosessuale all’interno delle scuole con appositi incontri “educativi”, o sarebbe meglio dire “ri-educativi”, rivolti ai giovanissimi studenti. Ogni incontro è preceduto dalla proiezione di un video “Nessuno uguale”, realizzato per l’occasione dall’Agedo, che è un vero e proprio spot all’omosessualità.

E se De Mattei ama mettere fra virgolette la parola "normale" perché lui esige che i gay sino ritenuti anormali in virtù dei suoi smisurati pregiudizi, aggiunge:

Oltre alla “prima” serale, prevista per martedì 25 alle ore 20, il giorno successivo è in programma infatti una replica per le scuole, in due diverse sessioni mattutine, alle 8.30 e alle 11. Il tema è appunto l’amore tra persone dello stesso sesso che sarà presentato agli adolescenti come un semplice quanto normalissimo modo come un altro di vivere la propria sessualità.

Inutile a dirsi, per quando De Mattei ostenti il suo odio e per quanto vana in giro ad abbaiare come un cane rognoso, nulla può cambiare il fatto che l'omosessualità sia del tutto naturale. Molto meno naturale è invece l'assistere ad una "persona" che dedica la propria vita a favorire il pregiudizio solo perché troppo ossessionato dal ritenersi "più ariano" degli altri al punto da odiare qualunque forma di diversità.

Ed è con ossessiva ripetizione che prosegue nel suo sostenere che i gay siano contro natura e che non si debba permettere loro di poter esistere contro il suo volere:

In questo senso, l’obiettivo di “Comuni marziani” è appunto quello di spiegare ai ragazzi l’assoluta “normalità” dell’amore omosessuale. Il messaggio evidente è che essi non devono sentirsi dei “marziani” a causa dei loro sentimenti contro-natura, ma, al contrario, devono assecondare i propri istinti e abbracciare il modello sessuale verso il quale si sentono attratti.

Ed ancora, è sulla base del suo solo pregiudizio che l'integralista sentenzia:

Lo spettacolo “Comuni marziani”, rivolto alle scuole, con il patrocinio dell’UNAR del Dipartimento per le Pari Opportunità, rivela, per l’ennesima volta, il martellante e capillare piano di “educazione” al “gender diktat” globale al quale sono sottoposte le nostre giovanissime generazioni.

E se l'ostentazione dell'odio di De Mattei pare mostrarci solo un integralista che avrebbe bisogno di cure psicologiche serie per sorpassare la sua avversione contro l'umanità, gravissimo è come i suoi deliri vengano promossi e diffusi anche da Google News, quasi come se si fosse dinnanzi ad articoli leciti e non a proclami integralisti del tutto simili a quelli dei loro amichetti dell'Isis.


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