Le milizie leghiste costringono Silvia Susanna al dietrofront: Ora il sindaco leghista negherà le unioni civili a tutti, anche agli etero


Nel regime leghista non c'è spazio per chi non si conforma al pensiero unico del duce Salvini. E dato che Matteo Salvini ha ordinato ai suoi sindaci di violare la legge pur di ottenere il favore dei gruppi neofascisti grazie ad un'ostentata violazione dei diritti umani delle persone lgbt, tutti devono obbedire a lui e non certo allo stato repubblicano.
Capita così che dalle pagine del Gazzettino si registra il dietrofront di Silvia Susanna, il sindaco leghista che insieme a quello di Oderzo aveano osato rispettare la legge e unire civilmente due coppie dello stesso sesso. Un fatto che aveva sucitato l'ira del carroccio al punto che evidentemente qualcosa deve essere capitato se oggi la troviamo pronta a dichiarare: «Non celebrerò più unioni civili, ma senza distinzione di sesso».
Insomma, si è arrivati al punto in cui si negano anche i diritti degli eterosessuali pur di colpire i gay in quel clima da propaganda filo-russa in cui l'integralismo cattolico e l'odio omofobico (uniti al razzismo insito nel dna leghista) diventano i mezzi per cercare una scalata al potere anche a costo di distruggere le fondamenta una società che per millenni si è basata sul diritto.
Ed è così che Salvini appare come un qualsiasi mullah pronto ad imporre dormi e diktat nel nome di un interesse personale e di un abuso della credenza religiosa. E forse il vero tema è che nessuno lo ostacola dato che l'Italia non ha un reale governo e nessun prefetto è ancora intervenuto a ripristinare la legalità laddove il regime leghista l'abbia sottratta per imporre la sua legge integralista. Ed ancora una volta i cittadini ne pagano le conseguenze, a fronte di come siano loro a dover battersi per veder riconosciuti i propri diritti, magari ritrovandosi ad affrontare costosissimi processi basati su una giustizia troppo lenta e spesso inconcludente. E tutto questo mentre nel sedicente stato leghista i miliziani di Salvini marciano sulle nostre città e sulle nostre case per imporre la loro legge con modalità che non hanno nulla di diverso da quelle che osserviamo negli stati controllati dall'Isis.
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