Lorella Cuccarini taggata dalle associazioni anti-gay per promuovere i loro corsi di (dis)educazione sessuale nelle scuole


Dopo aver creato indignazione tra i suoi fan per un apprezzamento espresso alla manifestazione integralista del Family day, pare proprio che Lorella Cuccarini sia diventata un punto di riferimento per il mondo anti-gay.
La ex showgirl, infatti, risulta essere stata taggata in messaggio pubblicato su Twitter dal comitato omofobo Articolo 26 in cui si promuove un corso di educazione sessuale nelle scuole elaborato da Maria Rachele Ruiu, ossia la ultra-integralista che è parte del direttivo della Manif pour Tous e che collabora con il comitato Gandolfini. Una donna che in questi giorni si sta dividendosi fra la promozione di una petizione volta a modificare la Costituzione europea per ridefinire il matrimonio come un'unione esclusiva tra un uomo e una donna al sostenere che il suo amato Gandolfini possa spedire a casa qualunque governo osi riconoscere i diritti di quei gay che lei proprio non tollera.
Il vergognoso progetto scolastico si presenta come ideologicamente connotato anche solo nel constatare come sia stato promosso dall'associazione Provita Onlus, da La Croce di Mario Adinolfi e dall'associazione Scienza & Vita di Gandolfini. Tutte associazioni che si battono per impedire che i gay possano essere accettati, per sostenere che il sesso debba essere vietato se non finalizzato alla procreazione o per battersi contro l'uso del profilattico (a loro avviso inutile se si segue l'astinenza da loro predicata). Ovviamente nella locandina i maschi vengono indicato in azzurro le femminucce in rosa, mentre la didascalia spiega che si userà la formula "Io tarzan, tu Jane" per spiegare ai ragazzi che essere maschio e femmina comporta presi ruoli sociali in cui non è prevista alcuna uguaglianza tra uomini e donne.
E fa riflettere osservare come la Cuccarini risulti affiancato a personaggi come Alessandro Meluzzi (il primate della Chiesa Ortodossa Italiana), il Forum Famiglie Lazio, la Manif Pour Tous Italia, il Movimento Italiano Genitori, Mario Adinolfi e Luigi Amicone.

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