Cristina cappellini inaugura una mostra che mira a distribuire Bibbie nei paesi islamici
L'assessore leghista Cristina Cappellini, tristemente nota per le sue costanti crociate anti-gay, ha inaugurato una mostra confessionale realizzata con i contributi di Regione Lombardia dal titolo "I Cristiani perseguitati".
Nelle immagini promozionali, l'assessore posa circondata da preti dinnanzi alla scritta: "Il fondamentalismo spezza vite innocenti. Con la Bibbia del fanciullo seminiamo la fede nel cuore dei bambini". Non solo pare che la Cappellini non si riconosca nella definizione di fondamentalista cristiana, ma interessante è come si sostenga tranquillamente che l'idea della ACS per la difesa dei "cristiani perseguitati" sia quella di indottrinare i bambini attraverso la distribuzione di libri confessionali, quasi come se quella fosse l'emergenza per chi vive in Siria o in altri Paesi martoriati dalla guerra.
La natura fortemente confessionale della manifestazione è stato sottolineata anche dall'assessore, la quale dichiara: «Ho visto questa mostra al "Meeting di Rimini" insieme al presidente Roberto Maroni che fu così toccato e colpito dalle immagini che mi disse di volerla assolutamente ospitare a Palazzo Lombardia. Oggi per noi e' un giorno importante, ce l'abbiamo fatta». Il riferimento è ovviamente al meeting di Comunione e Liberazione.
L'assessore preannuncia che gli studenti delle scuole lombarde saranno invitati a visitare la mostra, ma per un messaggio confessionale a senso unico non sarà richiesto alcun permesso aggiuntivo così come lei esige venga fatto quando qualcuno osa sostenere che l'omosessualità sia naturale così come definito dall'Oms.
Ricapitolando, dunque, la Cappellini parla di «indottrinamento gender» se qualcuno osa dire ad un adolescente gay che non è sbagliato come sostiene Gandolfini, ma poi plaude a chi ha distribuito 51 milioni di Bibbie a bambini «così poveri da non possedere neanche un libro» in modo da poter essere certi che quello sia un messaggio inviato a senso unico.
Sul sito sponsorizzato dalla cappellini scopriamo che il Ciad è «è uno dei Paesi più poveri del mondo» ed è per questo che per «aiutare i cristiani che soffrono» si costruirà una cappella più grande per il convento delle suore dell'Assunzione (e noi stupidi a pensare che l'emergenza fosse la fame!). Tra gli altri progetti ci sono centri di accoglienza riservati ai rifugiati cristiani, si costruiranno chiese in Algeria ed Etiopia, si restaurerà la cattedrale di Homs e si creeranno «mille nuovi soldati della fede in memoria di padre Jacques Hamel». La tesi dell'organizzazione è che «per onorare la memoria del parroco francese brutalmente ucciso il 26 luglio scorso, Aiuto alla Chiesa che Soffre ha lanciato una campagna straordinaria che sosterrà negli studi mille seminaristi in tutto il mondo» quasi come se si stessero spostando delle armate e si pensasse che non si debba puntare al dialogo ma alla sopraffazione numerica in modo da essere quelli che impongono la propria religione.
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