Il Consiglio della Regione Piemonte ha sospeso la capogruppo della Lega per una frase volgare contro i gay

Il Consiglio della Regione Piemonte stava discutendo la possibilità di estendere anche alle coppie omosessuali la legge "salva-sfratti" per gli inquilini morosi delle case di edilizia popolare. Gianna Gancia, il cui merito politico pare sia quello di essere la moglie di Calderoli, ha preso la parola ed ha esordito con un «Un mio amico gay dice che è facile fare i froci con il culo degli altri». La donna risulta capogruppo della Lega Nord in Consiglio regionale ed ex presidente della Provincia di Cuneo.
Il presidente dell'assemblea Mauro Laus ha preso nota della frase e l'Ufficio di presidenza ha deciso di sospendere la consigliera leghista per una seduta (con relativa mancata elargizione dello stipendio relativo a quel giorno) ritenendo quel gergo inadatto ad una sede istituzionale..
Il medesimo provvedimento è stato assunto per Maurizio Marrone (Fratelli d’Italia), richiamato per una esplicita violazione al regolamento mentre fotografava con lo smartphone i consiglieri Pd e M5S che votavano un emendamento.

Curioso è anche come nel dare la notizia, La Stampa abbia deciso di censurare la parola «culo» ma non la parola «froci». Evidentemente si ha più paura di una parola volgare che di una parola che, oltre ad essere volgare, risulta un'offesa ad un'intera minoranza.


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