Provita ormai considera Charlie un oggetto della sua propaganda, arrivando a citarlo persino per lamentarsi degli annunci in metrò


Cosa c'entra Charlie Gard con gli annunci della metropolitana di Londra? Assolutamente nulla. Ma per un'associazione priva di una qualunque etica come Provita Onlus, ecco che quel bambino è ormai diventato un oggetto di propaganda da poter esibire a piacimento secondo la propria convenienza.
In questo caso, infatti, non stavano parlando di come loro esigano che al povero bambino sia inflitto un'inutile e doloroso accanimento terapeutico, così come manco stavano parlando delle loro proteste contro quel fine vita che permetterebbe al paziente di poter scegliere per sé stesso mentre loro esigono che a scegliere per conto loro sia un medico. Non che in quei casi non abbiano citato Charlie in maniera ossessiva e compulsiva, sia chiaro, ma intollerabile è che lo facciano persino in occasione di un articolo isterico in cui scrivono:

“Ladies and gentlemen, good evening”, “signore e signori, buona sera” : preparatevi che questo saluto tra poco non lo sentirete più. Perché il gender diktat insegna che ci sono signori, signore e signor*.Cioè ci sono persone che “non si sentono” né signore né signori, quindi “si sentono” escluse da un tale saluto (è tutto un sentirsi. Ma conta solo il sentirsi di alcuni, però). E poi magari per colpa di tale affronto si suicidano.

Si parte dunque con una presa in giro della gente che suicida mentre si promuove un pregiudizio che potrebbe portare a nuove morti, in quella loro curiosa ideologia che pare voler infliggere la vita a chi meriterebbe una morte dignitosa mentre la si cerca di strappare a chi avrebbe potuto avere un lungo futuro (ma risulta a loro gradito sgradito in virtù dell'orientamento sessuale o dell'identità di genere). Il tutto per aggiungere:

Quindi la BBC ha annunciato che i nastri registrati nella metro di Londra che danno annunci e notizie, ora, in ossequio al suddetto gender diktat, diranno “Hello, everyone!“ che così è un saluto inclusivo, adeguato all’ideologia gender dominante. L’ente che gestisce i trasporti pubblici della capitale britannica (Transport for London) ha a cuore i queer, i genderfluid, gli agender, i pansessuali e sinanco gli ecosessuali e non vuole offenderli.

Ed è quel punto che aggiungono una frase intollerabile:

Ora la società inglese è decisamente più giusta, più equa e più libera (se ogni tanto si dà ordine di ammazzare un bambino handicappato e malato, che è d’impiccio, ovviamente non conta).

Pare inutile ricordare che Charlie non è handicappato, ma si sa che a questa gente piace cambiare il significato delle parole. La propaganda è così: non devi dire ciò che è vero, devi dire ciò che meglio può ingannare la gente... e se lo puoi pure fare esentasse come l'organizzazione di Brandi, allora il profitto è servito! Solo in tale ottica non c'è da stupirsi che una malattia incurabile possa essere sfruttata per promuovere odio, infischiandosene di quella vita che nelle loro mani pare diventare una parola così snaturata dal suo senso.

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Nella foto: Toni Brandi con il pastore calvinista e politico ungherese Zoltan Balog, strenuo sostenitore di Viktor Orbán.
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