Pontida, l'assessore difende la discriminazione di lesbiche e stranieri: «Loro non dovrebbero avere bambini»


L'unica vera domanda doverebbe essere il domandarsi perché mai il Prefetto non abbia ancora commissariato la giunta leghista di Pontida dopo che il sindaco ha deciso di farsi pubblicità elettorale promettendo leggi razziali che discriminino lesbiche ed extracomunitari in "difesa" di quella fantomatica "razza padana" che viene teorizzata dal suo partito con toni non troppo dissimili da quelli del Ventennio. Ed è dunque in "difesa" di quei maschi padani che rappresentano le donne come bambole gonfiabili o di quel loro leader che "difende" una presunta finalità procreativa del matrimonio anche se lui ha ingravidato una donna che non era sua moglie (prima di lasciare entrambi per una nuova conquista), sui giornali si stanno accomunando dichiarazioni ben al di là della decenza.
La questione è semplice. Il consiglio comunale di Pontida ha approvato una clausola palesemente discriminatoria che riserva i parcheggi per gestanti solo a chi ha contratto il sacro vincolo del matrimonio ed ha una nazionalità europea.
Ed è dinnanzi alle inevitabili polemiche che i leghisti spiegano la loro strenua convinzione sul fatto che le famiglie non sarebbero tutte uguali, dato che alcune sarebbero superiori ad altre in virtù di quante femmine si sia portato a letto il maschio padano. Non solo, l'assessore legista Emil Mazzoleni spiega fieramente che lui è fiero della sua proposta da regime fascista, asserendo pure che: «Non ha senso permettere alle lesbiche di parcheggiare nelle strisce rosa perché loro, normalmente, non dovrebbero avere bambini».
Chissà se l'assessore ha frequentato le scuole elementari, dato che generalmente anche i bambini sanno che l'orientamento sessuale è ininfluente a livello procreativo. I gay possono tranquillamente ingravidare una donna, così come luna lesbica può avere un figlio al pari di ogni altra donna. Ma forse nel mondo della propaganda leghista queste cose non si sanno....
Mazzoleni afferma pure che non ci sarebbe nulla di male nella sua discriminazione dato che si dice strenuamente convinto che la sua sessualità debba essere elevata a norma giuridica. Spiega fieramente che «possono fare richiesta, dunque, solo le donne sposate o conviventi di fatto, purché siano etero. E costituiscano una "famiglia naturale", ovvero l'unione a fini procreativi di un uomo e di una donna».
Ovviamente la fonte del suo sostener che solo glie eterosessuali sarebbero una "famiglia naturale" o che l'unico fine della famiglia sia quella di procreare sono tesi che si basano sul suo pregiudizio, senza alcuna fonte seria o veritiera che possa confermare un'ideologia che ricorda molto da vicino chi faceva differenze fra le famiglie arane e quelle ebree.
Dice poi: «Per loro e per tutte le donne che restano incinte a titolo personale non ci sarà alcun problema. L'importante è che la donna non sia iscritta nel registro delle unioni civili in qualità di coppia lesbica».
A sottolineare l'intento politico e propagandistico dell'iniziativa è come a Pontida non ci sia alcuna coppia registrata civilmente. Ma, si sa, i leghisti mirano sempre s solo a cercare voti vendendo pregiudizi e odio, dato che è sicuramente più facile promettere la discriminazione che lavorare per costruire qualcosa.
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