Provita sostiene che i gay siano causa di epidemie... ed inizia a parlare di «disinfestazione»


In qualità di "onlus" accreditata dallo stato che ha libero accesso al Senato e ad incontri privati con il Miur, l'organizzazione forzanovista "Provita onlus" è tornata ancora una volta a proporre una propaganda di stampo nazista finalizzata ad alimentare paure e odio contro i gay. Se i nazisti stampavano manifesti in cui si asseriva gli ebrei fossero «pidocchi che portano il tifo», l'organizzazione politica di Toni Brandi preferisce sostenere che i gay siano «promiscui che portano l'aids». Buffo, dato che quella è la stessa organizzazione che collabora con l'estrema destra statunitense al fine di chiedere che ai gay sia impedito di sposarsi e di avere una famiglia stabile riconosciuta dallo stato.
La nuova aggressione è contenuta in un articolo dal titolo "Salute a rischio: sesso gay più pericoloso delle zanzare" firmato da Angelo Mandelli, membro di quel gruppo d'odio chiamato "Ora et labora" che organizza convegni di disinformazione omofoba con Silvana De Mari e messe di "riparazione" contro l'esistenza dei gay. Nella più totale impunità, già scorso giugno il suo gruppo distribuì per le vie di Milano alcuni volantini in cui si asseriva che i gay propagassero l'epatite.

Nell'articolo, leggiamo:

Il pensiero unico, a causa della gay – sudditanza, nasconde e minimizza le verità scomode.
Evidenze clamorose, ma politicamente scorrette, vengono sistematicamente ignorate, mentre cose relativamente piccole balzano all’onore delle cronache e costituiscono “casi mediatici”.
Un tipico esempio è quello della infezione causata dalla zanzara Chicungunya, che ha contagiato poche decine di persone.
Si tratta –a detta degli epidemiologi– di una specie di influenza che non desta particolari preoccupazioni. Ma il caso Chicungunya è diventato un tormentone mediatico.
Non capiamo perché diventi “casus belli” quello della infezione di una settantina di persone, ma non susciti invece alcun clamore l’infezione di migliaia di persone, che avviene ogni anno per via di rapporti sessuali promiscui, specie se contro natura (ma anche etero).
Infezione che, non solo non viene contrastata delle pubbliche amministrazioni, ma addirittura viene promossa e favorita, patrocinando anche eventi di massa, atti ad amplificare il rischio.

Parlando di «disinfestazione» in preoccupante parallelismo con i gay, aggiungono:

Sarebbe come se una amministrazione comunale, non solo non facesse la disinfestazione di parchi e giardini contro le zanzare tigre, ma addirittura ne favorisse la proliferazione e patrocinasse delle “convention” in zone paludose affinché le suddette zanzare possano pungere meglio la popolazione.

In quel clima in cui all'integralismo piace tanto cambiare il senso alle parole (lo si è visto quando il loro Filippo Savarese si è messo a stampare vergognosi manifesti in cui si sostiene che la «violenza di genere» non sarebbe il sessismo o gli stupri ma un'educazione rispettosa delle differenze), l'organizzazione di Brandi scrive:

Le persone con tendenze omosessuali vanno rispettate non ingiustamente discriminate. Quindi andrebbero avvisate dei particolari pericoli che corrono se conducono una vita sessualmente disordinata.

Spergiurato che le scelte di vita dipenderebbero dell'orientamento sessuale e non dalla persona, l'organizzazione che si batte contro ogni sana educazione sessuale nelle scuole, scrive:

Anche se –lo ripetiamo– è un’educazione sessuale sana che dovrebbe insegnare a tutti –anche agli etero– non la promiscuità, ma a riscoprire il valore della castità.
Anche i raduni di “orgoglio gay” favoriscono la diffusione di malattie.
Ciò è stato documentato inequivocabilmente dalle principali agenzie sanitarie italiane ed europee.
Le malattie sessualmente trasmissibili (anche tra eterosessuali. Ribadiamo che è pericoloso – comunque – il sesso promiscuo) sono in espansione sono tante e in costante diffusione. L’ ECDC – Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie – ricorda ad esempio che nella popolazione gay ci sono state epidemie di meningite da meningococco, una crescente diagnosi di gonorrea (54%), sifilide (75%) e pressoché tutti i casi di Lymphogranuloma venereum (99%) . Senza parlare di quanto che era emerso negli scorsi anni relativamente all’AIDS. Infatti delle 30 mila nuove diagnosi di Hiv del 2015, ben il 42% riguardava gay, uomini che fanno sesso con uomini. Una percentuale enorme, specialmente se rapportata al fatto che i gay maschi sono una piccola minoranza (l’ 1% della popolazione).

Snocciolati dati privi di senso che curiosamente modificano a seconda della convenienza (negando l'esistenza dei gay se si parla di diritti e sostenendo siano troppi quando ipotizzano il fallimento dell'Inps a causa della loro reversibilità), l'articolo fa vanto del terrorismo psicologico con cui l'organizzazione di Brandi tenta costantemente di incolpare i gay di ogni male:

Su questo portale l’allarme, nell’interesse della salute dei gay, è stato dato più volte, ma ci ha procurato solo accuse di omofobia…
Fare propaganda al sesso gay (anche ai ragazzi delle scuole), è segno di estrema superficialità e irresponsabilità: o forse è segno di vera “omofobia”.

In considerazione di come non sia chiaro in che modo i gay dovrebbero "minacciare" la salute di quegli eterosessuali che vanno a letto con delle donne, è tra i commenti che la redazione di "Provita onlus" si lancia nell'asserire che «la diffusione di certi contagi avvengono statisticamente di più tra MSM, uomini –magari etero– che però fanno sesso con altri uomini».
Insomma, la colpa sarebbe solo di chi fa sesso come i gay e che colpirebbe gli eterosessuali con la loro esistenza sgradita a chi si lamenta che lo stato non provveda ad una sistematica «disinfestazione» come quella con cui i nazisti sterminarono interi gruppi sociali sulla base di false argomentazioni molto simili a quelle propinate da Toni Brandi. Ed è per promuovere l'odio che l'organizzazione pare disposta pure a riscrive l'epidemiologia pur di attaccare quel gruppo di persone che da anni è vittima della loro costante propaganda d'odio.
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