Provita torna a promuovere l'illegalità a danno dei gay


L'organizzazione politica di estrema destra "Provita Onlus" torna ancora una volta ad incoraggiare illegalità e violenza contro i gay. La loro teoria è che l'odio del loro presidente debba essere ritenuta legge, sia che si tratti del suo voler infliggere atroci torture ad un neonato inglese, sia che si tratti di delinquere a danno di quei gay che lui vorrebbe fossero obbligati a far sesso con una di quelle prostitute di Praga per le quali la sua società di trasporti offre sconti economici.

La legge sulle unioni civili esiste e deve essere rispettata. Punto. Appare dunque un invito a delinquere il loro scrivere:

Il sindaco leghista di Prevalle, in provincia di Brescia, Amilcare Ziglioli sfida il politicamente corretto con coraggio e determinazione, facendo imbestialire la lobby gay e i soliti noti.

L'organizzazione di promozione all'illegalità piagnucola dunque che qualcuno osi chiedere il rispetto delle leggi. E in quel linguaggio violento che contraddistingue la loro demoniaca opera, non disdegnano neplure insulti alle vittime.

Spergiurando poi l'esistenza di quel "gender" che si sono inventati e lodando quel sindaco che ha aperto uno sportello pro-omofobia gestito da una loro miliziana, i camerata di Provita aggiungono:

Aveva dichiarato pubblicamente di non voler subire influenza dell’ideologia gender (lo aveva scritto sui pannelli luminosi lungo le vie del paese), ha inaugurato uno sportello per i genitori che volessero denunciare tentativi di indottrinamento LGBTQIA(…) [lesbiche, gay, bisessuali, transessuali, intersessuali, asessuali. I puntini stanno per tutti gli altri generi infiniti che esistono oltre questi], gestito da un’insegnante locale.
«Non siamo omofobi, ma non vogliamo che certe teorie entrino nelle nostre scuole e vengano insegnate ai nostri ragazzi» ha detto al Corsera.
In passato si è in diverse occasioni mostrato un tipo che non ha paura d’andare apertamente controcorrente, nonostante – per coincidenza- gli abbiano anche bruciato la macchina, la scorsa primavera.

Finite le illazioni, l'organizzazione politica di Toni Brandi passa a sistenere che chi viola la legge debba essere inteso come un "obiettore" legittimato a poter decidere quali norme rispettare e quali violare. In pratica, stando alla loro teoria, anche un assassino dovrebbe essere ritenuto un "obiettore" e divrebbe essere prosciolto senza subire conseguenze. Fatto sta che scrivono:

Ora ha sollevato obiezione di coscienza alla celebrazione dell’unione civile di due gay del paese. «La mia cultura e la mia posizione non sono in linea con queste celebrazioni, ma la legge ci chiede questo e quindi qualcuno celebrerà. Io però avrei detto no» spiega Ziglioli al Corsera.
Poiché sul web l’ira funesta della lobby gay si è scatenata contro il coraggioso Sindaco (e la Gaystapo non ci va mica leggera…), noi di ProVita gli esterniamo la nostra solidarietà.
Bravo Ziglioli: un sindaco libero.

Insomma, l'organizzazione Provita sta con chi delinque e se ne vanta. Intanto lo stato li riconosce come "onlus" e gli permette di potersi intascare i soldi guadagnati onestamente dai cittadini per promuovere chi agisce disonestanente contro di loro. Tutto normale, no?
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