Ancora mistificazioni sulle prime pagine di Belpietro. Ora sostiene che i feti abortiti servano per produrre vaccini


Lascia davvero basiti la quantità di mistificazioni a cui ricorre La Verità di Belpietro. Dopo le inaccettabili prime pagine volte ad insultare e denigrare un docente plurilaureato che loro sostengano debba poter insegnare perché in passato ha lavorato come pornodivo gay, ecco che le loro prima pagine risultano capaci persino di spacciare disinformazione ideologica contro i vaccini.
È capitato anche il 19 ottobre, quando il quotidiano ha titolato in prima pagina: "Soldi alle donne per farle abortire. Usano i feti per produrre i vaccini". Poi, a pagina 15, troviamo un altrettanto vergognoso "Feti abortiti per fabbricare vaccini. Donne usate come galline ovaiole".
Il tutto si basa esclusivamente su una intervista rilasciata da Stefano Montanari, il quale già in passato cercò di attaccare Planned Parenthood asserendo che «i singoli pezzi venduti a ditte che producono varie cose, ad esempio usano i tessuti umani per poi fare vaccini». Insomma, qualunque cosa capiti pare che lui tiri fuori sempre la stessa storia. Anche l'FBI investigò e non uscì una sola prova a sostegno di quelle tesi. E forse Montanari sa bene.
Come osserva David Puente sul proprio blog, interessante è il passaggio dell'intervista pubblicata da Belpietro in cui l'uomo risponde ad una domanda fazione dell'intervistatore: «I feti umani fanno più effetto. E più orrore, per simili utilizzi». Montanari afferma:

Come uomo posso trovare la cosa repellente. In quanto scienziato l’aspetto morale non mi compete, ragiono solo sui fatti. Le autorità ecclesiastiche hanno risposto che si parla di aborti datati, come se il reato fosse andato in prescrizione. Indubbiamente l’ipocrisia è tanta. Musulmani ed ebrei adoperano i vaccini fatti con la pelle di maiale, che non possono mangiare però li iniettano nei bambini, che per questo non andranno in Paradiso.

Al di là dell'infelice uscita sul maiale (peraltro falsa, dato che il Corano autorizza i musulmani a consumare carni suine qualora si tratti di una scelta dettata da motivi di salute), interessante è la sua critica alle autorità ecclesiastiche che lascia chiaramente intendere che non si stia parlando di un fatto di attualità, così come Belpietro lascerebbe intendere.
Ed infatti tutto ci porterebbe a pensare che l'uomo si stia riferendo un caso isolato che risale al 1962, sempre buono per essere spacciato in maniera decontestualizzata ogni qualvolta ci sia qualcuno da attaccare o da diffamare a fini politici.
Le cellule umane WI-38 vennero isolate mezzo secolo fa da Leonard Hayflick grazie ad un feto femminile ricevuto nel giugno del 1962 dal Karolinska Institutet di Stoccolma. Quel corpo ha permesso di produrre vaccini contro la rosolia, la rabbia, la poliomielite e la varicella ed è alla base delle ricerche per la cura del cancro. Peccato che Belpietro non dica che non c'è alcuna necessità di cercare nuovi feti abortiti dato che 1962 viene utilizzata sempre la stessa coltura. E Montanari pare saperlo bene dato che fa riferimento alle autorità ecclesiastiche che parlano di aborti datati.
Insomma, pur di fare sensazionalismo, pare che Belpietro non si faccia problemi a spacciare per attualità delle storie vecchie di mezzo secolo, peraltro riservando a titoli fuorvianti la sua prima pagina.
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