Le forze di polizia si formano per contrastare e prevenire i crimini d’odio


Si è svolto a La Spezia il seminario organizzato da Polis Aperta dal titolo "Prevenzione e contrasto dei crimini d’odio e delle discriminazioni contro le persone lgbti”. L'evento ha riscosso un successo maggiore alle aspettative, con le oltre 70 presenza e persino alcuni partecipanti che non hanno neppure richiesto l'attestato di partecipazione (il seminario era infatti stato riconosciuto come giornata di aggiornamento professionale da parte della Questura locale).
Polizia di Stato, Carabinieri, Polizia Penitenziaria e Polizia Locale sono stati tutti ben rappresentati, pronti a collaborare con i rappresentanti delle associazioni promotrici dei diritti per le persone lgbti.
A far comprendere come sensibilità per gli argomenti trattati è finalmente sentita va segnalata l'apertura dei lavori affidata al Ministro Plenipotenziario Fabrizio Petri del CIDU e al patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri giunta a lavori iniziati. Il Ministro della Giustizia, Andrea Orlando, ha infatti inviato una nota di apprezzamento per l’iniziativa, affermando che è in linea con la strategia del Ministero della Giustizia di contrasto ad ogni tipo di discriminazione e ai discorsi d'odio che affollano i social e in generale la rete, attraverso strumenti di controllo e prevenzione; particolare attenzione è rivolta alle persone transgender, per le quali è in previsione anche una riorganizzazione trattamentale nella riforma del sistema penitenziario. Il Ministero della Giustizia sta inoltre adeguando il proprio assetto amministrativo in virtù del riconoscimento delle unioni civili omosessuali.
«La memoria corre alla fondazione di Polis Aperta nel 2005 in semi-clandestinità -ci racconta il vicepresidente Gabriele Guglielmo- ci si vedeva a turno a casa dei soci fondatori e nessun membro del Direttivo era dichiarato, ad oggi che ci interfacciamo con i Ministeri e ascoltiamo i loro auguri di buona riuscita dell'evento, in questa occasione i Ministri Minniti e Pinotti hanno inviato mail, il Ministro Martina ed il Primo Ministro Gentiloni hanno telefonato ed il bellissimo messaggio inviato dal Ministro Orlando ci ha fatto decisamente ben sperare per il nostro futuro, il nostro e quello della comunità lgbti».

La giornata di formazione ha raggiunto diversi obiettivi: dall’alfabetizzazione sul lessico lgbti e l’identità di genere, svolta dalla psicologa Margherita Graglia quale consulente esperta di varie Istituzioni, al ruolo fondamentale che gli operatori in divisa possono avere nella repressione dei crimini a matrice lesbo-omo-transfobica, evidenziato dalla dott.ssa Daniela Mengoni, Primo Dirigente della Polizia di Stato e componente dell’OSCAD, l’Osservatorio per la Sicurezza Contro gli Atti Discriminatori della Polizia di Stato e dell’Arma dei Carabinieri che ha patrocinato e sostenuto il seminario.
Il compito di abbattere il muro di antagonismo storico tra la polizia e le persone lgbti, è stato affidato alle toccanti testimonianze di Maria Laura Annibali, lesbo-femminista e regista, e Vanni Piccolo, professore e storico attivista per i diritti lgbti, che hanno emozionato la platea con la loro memoria storica, evidenziando che le persone lgbti, da vittime di persecuzioni da parte della polizia, sono ora appartenenti alla stessa polizia e visibili, come testimonia l’esperienza di Polis Aperta.
Tra i partecipanti, anche la Consigliera di Parità Provinciale, Alessandra del Monte, che ha portato i suoi saluti; Fiorenzo Gimelli, presidente di Agedo, che ha trattato il tema del coming out in famiglia e del bullismo; Don Giulio Mignani, parroco di Bonassola, impegnato all’interno della Chiesa per la difesa della dignità e dell’amore delle coppie omosessuali; Evelina Argurio, dirigente del sindacato di polizia Silp-Cgil, che ha sottolineato l’importanza di sensibilizzare il personale di polizia su questi temi in quanto si tratta di formazione sui diritti umani; Cesare Bisleri del Circolo Uaar di La Spezia, che ha promosso e sostenuto l’evento a livello organizzativo e logistico.

Gabriele Guglielmo racconta anche che «vedere le facce dei colleghi in attento ascolto delle testimonianze di Maria Laura Annibali e di Vanni Piccolo (il quale ha commosso la quasi totalità della platea) ci ha riempito di orgoglio; ci tengo anche a sottolineare che in questa occasione abbiamo istituito lo Stonewall Inn Award (attribuito proprio a Vanni Piccolo), in riconoscimento a chi lottando per i diritti lgbti o semplicemente per essere se stesso si è trovato di fronte all'ostilità delle forze dell'ordine, oggi più che mai dobbiamo ricordare che furono proprio gli abusi della polizia di New York City a generare il movimento mondiale lgbti, un movimento che dal 28 giugno 1969 ad oggi ha visto la fine in molti Paesi del mondo dell'ostilità tra Forze dell'Ordine e Comunità, oggi non solo associazioni come la nostra organizzano i Pride, ma sfiliamo ai Pride perché siamo parte di questa coloratissima comunità».
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