L'integralismo cattolico vuole mettere a frutto l'omofobia per promuovere i suoi candidati politici
Si avvicinano le elezioni e l'integralismo cattolico vuole mettere a frutto l'omofobia coltivata per promuovere i suoi candidati. Capita così che la Manif pour tous stia diramando comunicati volti a denigrare chiunque non ritenga che la loro ideologia sulla selezione della razza debba essere finanziate con soldi pubblici. Se questa gente ama cercare consensi raccontando alle vecchiette che loro vogliono «difendere i bambini», sarebbe interessante capire come pensino di poterlo fare nel momento stesso in cui le loro rivendicazioni politiche mirano a sostenere che i bambini gay non devono essere difesi dal bullismo omofobico o che i figli di stranieri non debbano avere cittadinanza nella nazione in cui sono nati e cresciuti.
Confondendo la propaganda con la democrazia ed auto-proclamandosi maggioranza nonostante la loro conta si sia fermata ad un misero 0,6% nelle urne della capitale, minacciano su Facebook:
GORI CI RICORDEREMO
Il candidato del Pd alle prossime elezioni regionali in Lombardia, l'attuale Sindaco di Bergamo Giorgio Gori, dice che la scritta sul Pirellone a favore del Family Day del gennaio 2016 fu "una brutta pagina che non deve ripetersi". Nientemeno? Una brutta pagina di cosa? Di democrazia, forse? Anche lui, come Matteo Renzi, non ha minimamente colto la portata popolare delle nostre istanze, che sono incentrate sul rilancio della Famiglia per il rilancio dell'Italia stessa. Se si candida a governare la Lombardia contro le famiglie, le famiglie lombarde se ne ricorderanno senz'altro in cabina elettorale.
Se non si capisce come si possa anche solo lontanamente sostenere che un evento integralista finalizzato ad aggredire ogni pari dignità a tutte quelle famiglie naturali fondate sull'amore tra due uomini o due donne possa essere considerato di famiglie altrettanto naturali già tutelate dalla legge, incredibile è come si possa arrivare a spergiurare che un messaggio contro alcuni cittadini sarebbe democrazia. Chissà, forse nelle loro menti anche le piazze riempite da Hitler o da Mussolini erano belle espressioni di democrazia che meritavano di essere finanziate con le tasse degli ebrei.
Nonostante faccia un po' tenerezza come ancora si raccontino a vicenda che Renzi sarebbe caduto solo perché Adinolfi e Gandolfini non volevano le unioni civili, non altrettanto simpatico è il tentativo di sostenere che il voto debba essere espresso sulla base di quanto si riuscirà a danneggiare e ledere la vita altrui. Così, per pura cattiveria e senza alcun reale vantaggio personale, solo compiacendo l'agenda integralista internazionale che vuole purificare la "razza" da gay, persone che non si dichiarano cristiane e pornografia.
D'altra parte anche loro hanno pensato bene di salire sul carro del populismo, perché ogni regime dittatoriale sa bene che cavalcando isterie, paure e odio sarà facile reclutare proseliti pronti a tutto pur di poter urlare al mondo che si credono migliori degli altri per diritto di nascita. Se questo è il mondo che poi vogliono lasciare ai loro figli, poveri loro!