Ascoli. Gli anti-migranti danno alle fiamme la struttura che avrebbe dovuto accogliere minori non accompagnati

Iniziano a farsi vedere gli effetti del razzismo e della xenofobia, aggravati da chi ha voluto dare pari dignità di dialogo a cattointegralisti, fascisti e leghisti.
A Spinetoli, in provincia di Ascoli, è stata data alle fiamme una palazzina che avrebbe dovuto ospitare un gruppo di minori stranieri non accompagnati, bambini che non piacciono a Salvini e che Adinolfi indica come una minaccia alla sua supremazia.
I carabinieri non hanno dubbi nel collegare l’incendio doloso alle proteste contro i migranti che si sono registrate nel comune marchigiano.
A novembre fu lo stesso sindaco Alessandro Luciani (eletto con una lista civica appoggiata dal Partito Democratico) a marciare al fianco di Casapound ed altri esponenti dell’estrema destra in una manifestazione contro l'accoglienza.
Il primo gennaio, alle 4 del mattino, le fiamme hanno distrutto lo stabile.
Resteranno dunque senza assistenza quei minori non accompagnati che avrebbero dovuto trovare rifugio in quella struttura. E tutto questo solo perché c'è chi dice che sia fondamentale colpire i bambini per «difendere» un cristianesimo alla Adinolfi, ossia ad un abuso di Dio quale giustificazione ad ogni più perversa forma d'odio e di discriminazione.


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