Corpo docente rimuove uno striscione contro l'omofobia perché ritenuto omofobo


Appare surreale la vicenda raccontata da Bassairpinia. Secondo la loro ricostruzione, alcuni studenti dell’Istituto Comprensivo Statale “Costantini” di Casamarciano (in provincia di Napoli) hanno affrontato in classe il tema dell'omofobia all'interno di un più ampio progetto curricolare riguardante l’acquisizione di una cittadinanza consapevole. Erano stati gli stessi alunni a portare l'argomento all'attenzione del corpo docente, interessati ad approfondire termini come "omosessualità", "bullismo" e "omofobia" che avevano più volte incontrato durante il loro percorso di studi. Conclusa la trattazione didattica, la classe ha realizzato ed appeso in corridoio uno striscione arcobaleno con scritto: "la scuola ripudia l'omofobia".
Fin qui non parrebbe esserci nulla di strano, eppure il 13 gennaio scorso, in occasione dell'open day, qualcuno ha rimosso lo striscione. Una collega avrebbe spiegato alla docente che la dirigenza e numerosi insegnanti dei plessi di San Paolo Belsito e di Liveri avrebbero mostrato «sdegno» per l’affissione nel corridoio di uno «striscione contro gli omosessuali».
A quel punto la docente avrebbe dovuto spiegare alla collega la radice etimologica del termine, spiegando che l'omofobia non è sinonimo di omosessualità ma indica chi ne ostenta repulsione. Solo a quel punto lo striscione è stato nuovamente affisso anche se stropicciato perché accartocciato e gettato in un cestino della presidenza.
Se i fatti dovessero essere confermati, appare molto grave il fatto che l'educazione dei ragazzi possa essere affidata a persone che dovrebbero prevenire episodi di bullismo omofobico, ma poi neppure saprebbero che differenza c'è tra l'omosessualità e l'omofobia.
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