Il Movimento 5 Stelle presenta il suo programma: è buio sui diritti


Il Movimento 5 Stelle ha presentato il suo programma di Governo per le imminenti elezioni politiche e, esattamente come per il centrodestra, non una sola parola è stata spesa per i diritti lgbt.
Ad essere state dimenticate sono anche le donne, alle quali sono stati preferiti slogan ritriti su un presunti abbassamenti delle tasse e su un taglio ai costi della politica. Citata, ma non certo a loro vantaggio, c'è solo la minoranza dei migranti, contro i quali si promette populisticamente una guerra contro quello che il M5S chiama «business dell'immigrazione».
Riguardo ai gay, vige solo il silenzio in quell'ambiguità che portò al clamoroso voltafaccia che costrinse il Pd a sacrificare la stepchild adoption per portare a casa la legge sulle unioni civili. È dunque buio sulla regolamentazione delle adozioni, sul contrasto all'omofobia, sullo ius soli, sul l'inclusione delle lavoratrici trans, sul divieto alle cosiddette “terapie riparative” riportate in auge dell'integralismo, sull'educazione sessuale nelle scuole. Ma si parla di animali domestici, di sport, di energie rinnovabili, di fondi pubblici per le due famiglie di Adinolfi... non certo di garantire alle famiglie gay quelle protezioni che sarebbero previste dalla Costituzione ma che in Italia vengono negate per non indispettire i vescovi.

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