Discriminato perché gay. Il datore: «Devi fingere piuttosto che essere naturale»

È uno sfogo quello che Giampaolo ha voluto testimoniare in uno sfogo pubblicato su Youtube. Animatore per bambini, era partito alla volta del Trentino per la stagione invernale. Ma è al termine del suo lavoro che è rimasto ferito dalla frase che il gestore dell'albergo gli ha detto in riferimento al suo orientamento sessuale: «Devi fingere piuttosto che essere naturale».
Esce la solita sotiria di come i gay dovrebbero nascondersi per evitare critiche dagli omofobi, anche se vien da sé che non è di esibizioni in piume di struzzo e paillettes che si stesse parlando nel caso specifico ma solo di atteggiamenti o sfumature che un qualche integralista avrebbe potuto criticare dall'altro del suo pregiudizio.
«Non devo recitare una parte per poter lavorare», dice Gianpaolo. E nel dirlo si sente forte di come «ho ricevuto tantissimi complimenti da genitori stranieri» anche se purtroppo pare che qui «si vive ancora in un'Italia retrograda e bigotta» dove l'ombra della discriminazione alla Adinolfi colpisce vite e sentimenti.
«Non sono incazzato e non sono triste -precisa- sono profondamente deluso che una persona di 45/50 anni mi vanga a dire che dovrei recitare al posto di essere naturale quando l'animatore più naturale è più piace alle persone».

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