Ancora insulti a matrice adinolfiniana: «Quelli di Gayburg sono nazifascisti. Il peccato mortale della sodomia li rende come animali»


Massimiliano Esposito, esponente mantovano del partito di Mario Adinolfi, appare letteralmente ossessionato dal nostro blog. Se oggi dirama comunicati stampa in cui cerca di associarci a fantomatiche «minacce di morte» che dice di aver ricevuto da chissà chi, imbarazzante è come si presenti ai giornali travestito da pecora mentre si lamenta che i suoi avversari non hanno rispetto per lui. Dopo aver falsamente sostenuto in un'intervista radiofonica che quelle sue presunte «minacce di morte» sarebbero state pubblicate sul nostro blog, piagnucolava pure che la «discussione che è stata inscenata non ha rispetto delle persone, non tanto delle idee». Poeveretto, dice di essersi sentito offeso perché qualcuno contestava il suo sostenere che due uomini che ballano insieme siano «contro natura».

Il 21 febbraio scorso, quello stesso Massimiliano Esposito pubblicava sulla sua pagina Facebook degli insulti di inaudita ferocia. Sulla base di teorie che non risultano per nulla chiare, asseriva:

Lasciatevelo dire cari nazifascisti in arcobaleno di Gayburg, non siete un blog, ma un agglomerato di melma.
Non siete persone, ma squallidi soggetti che non conoscono nemmeno l’etica del ruvido scontro, questo mi sembra palese.
Gli omosessuali dovrebbe insorgere alla sola lettura di un testo del genere e chiedere la chiusura immediata di una latrina come il vostro blog.
VERGOGNATEVI e chiedete SCUSA!
Massima solidarietà al nostro Presidente Mario Adinolfi e alla sua famiglia!

Se pare inspiegabile comprendere che cosa dovrebbe c'entrare Mario Adinolfi e la sua famiglia con un articolo in cui si denunciavano gli insulti e le minacce che erano state rivolte al Perugia Pride sulla pagina Facebook di Perugia Today, l'integralista tentava n triplo salto mortale nel suo allegare uno screenshot di un nostro articolo con alcune parole sottolineate a casaccio.
In un passaggio di quel testo si osservava come Mario Adinolfi voglia mettere la mani sulla scuola attraverso il suo sostenere che lui debba poter decidere cosa debba essere detto alle sue figlie, notando semplicemente come la sua presta avrebbe effetti anche sui figli degli altri dato che in classe ci sono anche i figli di altri genitori a cui quegli insegnamenti verrebbero negati.
Ma dato che erano presenti le parole "Mario Adinolfi" e "figlie" all'interno della stessa frase, il fondamentalista lancia isteriche e infondate accuse volte a sostenere che qualcuno avrebbe offeso il suo leader. E nel farlo si mette pure a pontificare su cosa dovrebbe pensare un gay in difesa del proprio carnefice.

Sulla base di quelle falsificazioni, l'uomo non solo si lancia in gravissime accuse di nazifascismo, ma il suo odio porta i suoi (pochi) commentatori a scrivere frasi come:



L'impressione, però, è che il signor Esposito non sia nuovo a insulti ed atti di bullismo. Lo si evincerebbe dal suo lamentarsi pubblicamente dei provvedimenti assunti da Facebook contro il suo comportamento, ballandosi di come lui abbia un secondo profilo creato al fine di aggirarli.

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