Il senatore Pillon (Lega) riapre la caccia alle streghe. Letteralmente


Il neoeletto senatore leghista Simone Pillon afferma che combatterà la stregoneria e denuncerà quelle che il fondamentalista ciellino Riccardo Cascioli sostiene siano «streghe» che distribuiscono «amuleti» in grado di creare «possessioni nel bambini» che richiedono l'intervento di preti esorcisti.
La matrice ideologica del messaggio è evidenziata anche dai destinatari indicati su tweet: Jacopo Coghe, Maria Rachele Ruiu e Filippo Savarese quali dipendenti della CitizienGo del magnate spagnolo Igancio Arsuaga, Massimo Gandolfini quale coordinatore delle infiltrazioni integraliste in politica e qual Matteo Salvini che gli ha garantito uno stipendio a sei cifre finanziato dalle tasse di chi verrà privato da una sana educazione per i propri figli.
Simone Pillon pare non sapere che i senatori dovrebbero rispondere alla Costituzione e non citare il Papa quale legittimazione ad atteggiamenti incostituzionali basati sui pregiudizi e sulle liste di proscrizione compilate dai suoi padroni, così come il suo sostenere di essere avvocato dovrebbe portarlo a sapere che per parlare di «abusi» sui minori bisognerebbe fornire delle prove, non certo un qualche articolo di propaganda firmato da quel gruppo che ha finanziato la sua elezione. Eppure lui scrive:



Insomma, Simone Pillon appare intenzionato ad avviare quel processo di indottrinamento ideologico nelle scuole denunciato da Papa Francesco. Lo intende fare per contro di Gandolfini e nel nome di quello stesso pontefice che lui ama stuprare quale mezzo di propaganda.
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