Il Washington Post non ha dubbi: è il Cremlino l'unico vero vincitore delle elezioni italiane


È il Washington Post a riassumere il risultato elettorale italiano con l'eloquente titolo "We still don’t know who will lead Italy. But one clear winner is the Kremlin" (Ancora non sappiamo chi guiderà l'Italia. Ma un chiaro vincitore è il Cremlino).
Anche se in Italia pare impossibile poter chiamare le cose con il loro nome, il quotidiano statunitense non indugia nel bollare il Movimento 5 Stelle come «populista» e nel definire la Lega di Salvini come un «partito di estrema destra». Osservano come entrambi abbiano «chiesto una rapida fine alle sanzioni europee contro la Russia» o come entrambi «affermano che la Russia è un valido partner nella lotta globale contro il terrorismo in Siria e in altri paesi».
L'articolo osserva anche come «i precedenti leader italiani hanno valutato i loro rapporti con Bruxelles e Washington più dei loro legami con Mosca. Salvini e il capo dei 5 Stelle, Luigi Di Maio, potrebbero non farlo, dicono gli analisti [...] La Lega ammira Putin per la promozione dei valori tradizionali familiari e per le sue misure contro l'uguaglianza di gay e lesbiche. Il Movimento a cinque stelle è scettico nei confronti della NATO e lo addita come uno strumento per esercitare il potere degli Stati Uniti in Europa, Medio Oriente e Nord Africa». E di certo di tratta di una posizione grave se ad affermarla è quell'Italia che fu uno dei membri fondatore della NATO.
Riguardo alla Lega, il Washington Post riporta le affermazioni di Lorenzo Fontana riguardo al suo spergiurare che: «L'Europa dovrebbe accettare che -piaccia o no- la Russia è il suo partner naturale».
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