Se in Italia si organizzano rosari contro i gay, in Polonia c'è un prete che prega per la morte di Papa Francesco


Mario Adinolfi ha pubblicamente preso le difese del sacerdote che nel nome del suo partito organizzava rosari di preghiera contro gay e migranti, mostrando fiero come la stampa nazionale appaia sempre in imbarazzo nel condannare apertamente le gesta di chi indossa un abito talare.
A raccontarci come la follia integralista possa portare morte nella chiesa è La Fede Quotidiana, ossia un sito integralista che spesso e volentieri è risultato in prima linea nella sua promozione. Forse senza accorgersi del parallelo, scrive:

Che una buona parte del clero polacco (soprattutto quella vicina a Radio Marja) sia quanto meno dubbiosa verso il Magistero di papa Bergoglio è certo. Ma qualche giorno fa un anziano prelato della arcidiocesi di Cracovia (di stampo conservatrice) ha francamente esagerato.
Nel corso di una omelia Monsignor Edward Staniek, 77 anni, ordinato sacerdote nel 1965 da San Giovanni Paolo II e per molti anni Rettore del Seminario Diocesano, ha detto su Papa Bergoglio: ” si sta allontanando da Gesù”, in tema di accoglienza e islam. E l’affondo: “Prego affinchè abbia discernimento e che possa tornare alla Casa del Padre se ciò non dovesse accadere. La buona morte è una grande grazia”.

Pare dunque che non basti indossare una tonaca per sentirsi assolti dall'accusa di promuovere odio e fanatismo, soprattutto perché pare facile attribuire a Dio la propria volontà quando si decide di ignorare una religione che invita all'amore e all'accoglienza, non certo all'erezione di muri e confini.
1 commento