Il Comune di Torino ha registrato nell'anagrafe il figlio di due madri nato in Italia


Il Comune di Torino ha registrato nell'anagrafe cittadina il figlio di due madri nato nel nostro Paese. Si tratta del primo riconoscimento alla nascita di un bimbo di una coppia omogenitoriale senza bisogno di passare per la disposizione di un tribunale.
«Questo è il primo bambino nato in Italia da due mamme a poter risultare fin dalla nascita come figlio di due madri. Dobbiamo ringraziare la sindaca Appendino e tutti quelli che in questi anni hanno combattuto per il riconoscimento di diritti che dovrebbero valere per tutti», dichiara Chiara, la consigliera comunale che aveva denunciato i problemi per il riconoscimento del figlio.
Ivan Scalfarotto sottolinea come sia stata fatta la scelta giusta: «Il Comune di Torino ha fatto la scelta giusta. Un atto coraggioso che pure non è altro che un omaggio alla logica: il piccolo Niccolò Pietro è senza dubbio alcuno il figlio di Chiara e Micaela. Leggo che sul piano tecnico-giuridico qualcuno parla di forzatura; ove sia così, è una forzatura provvidenziale».
Non la pensa così l'ombrofobo Lucio Malan, vice capogruppo vicario di Forza Italia al Senato, pronto a sostenere che «la registrazione a Torino di quattro bambini come figli di due padri o di due madri è un atto grave, contrario alla legge, falso nel suo contenuto, che incoraggia altri a trasgredire la legge e ad avvalersi della inumana schiavitù dell'utero in affitto o comunque a privare premeditatamente dei bambini della madre o del padre, un atto inumano».  Insomma, il solito ritornello che tanto piace ai cattolici, anche se non serve molta intelligenza per comprendere che quell'utero fosse di una delle due madri del piccolo.
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