Il maxi-manifesto di "Provita Onlus" è un guazzabuglio di inesattezze ed omissioni


Il manifesto di 7 metri per 11 che l'associazione integralista "Provita Onlus" ha affisso all'altezza del civico 58 di via Gregorio VII a Roma è chiaramente fazioso e populista. "Tu sei qui perché tua mamma non ti ha abortito", recita il manifesto prima di lanciarsi nel sottolineare aspetti patetici, come sostenere che il feto si succhi il pollice. Il tutto con il dichiarato intento di condizionare la libera scelta delle donne mediante una violenza verbale compiuta nella più totale noncuranza della sensibilità o delle difficoltà affrontate da chi ha compiuto scelte diverse da quella che l'organizzazione vicina a Forza Nuova vorrebbe fosse imposta per legge.
Gravissimo è anche come i dettagli forniti dal manifesto non siano neppure tutti esatti. Quel feto che viene mostrato altro 7 metri è in realtà lungo solo 3.1 centimetri, gli organi non sono ancora del tutto sviluppati e perlopiù non sono funzionanti. Non c'è neppure un apparato scheletrico, solo cellule. In fondo se davvero bastassero 11 settimane, a che servirebbero i restanti nove mesi?
Anche l'aspetto più patetico del manifesto è improbabile: nessun feto si succhierà il pollice all'undicesima settimana dato che forse lo potrà fare dalla tredicesima settimana in poi, ossia quando potrà deglutire o urinare.
Nel manifesto, però, viene completamente omesso il vero motivo per cui il 22 maggio 1978 l’Italia decise di regolarizzare l'aborto: si trattava di una pratica a cui molte donne già accedevano e in cui si contavano ulteriori morti nelle sale clandestine in cui non vi era alcun rispetto sanitario e psicologico sulle donne o dove i termini non erano fissati per legge e si poteva decidere di abortire anche ben oltre gli attuali termini di legge. Sul loro sito dicono anche che vogliono dare il business degli aborti ai privati, forse dimenticandosi di come la presa in carico da parte del Servizio Sanitario Nazionale servisse a garanzia dei bambini.
In pratica, con la loro richiesta "Provita Onlus" indica la via per vedere più madri morte e feti maggiormente formati che possono essere liberamente abortiti purché si paghi.
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