Bregamo. I frati cappuccini presenziano il rosario di "riparazione" contro i gay voluto da Adinolfi


Nonostante gli inviti della curia, una qualche decina di seguaci di Mario Adinolfi hanno voluto profanare il sagrato della chiesa dei frati cappuccini di Bergamo con un rosario di "riparazione" verso il Pride.
I frati hanno presenziato alla blasfema preghiera e, dopo aver affisso sulle porte della chiesa alcuni manifesti in cui la parola "famiglia" viene tramutata in uno strumento d'odio, hanno pregato con contro quei gay che osano esistere nonostante Adinolfi sia stato chiaro sul fatto che lui non li vuole. Pregavano contro chi osa chiedere diritti che Adinolfi dice sia giusto negare. Pregavano contro chi non ha un paio di mogli sottomesse o contro chi pensa che i figli vadano amati anche qualora abbiano un orientamento sessuale diverso da quello che Adinofli esige debbano avere.

Vantandosi del suo operato e spergiurando che i gay sarebbero da intendersi come un'offesa alla religione cattolica (di cui lui si professa il massimo esponente, detentore della verità divina su quanto Gesù si sbagliasse a predicare amore ed accoglienza), dalla sua pagina Facebook Adinolfi scrive:

Il Popolo della Famiglia si è mobilitato a Bergamo per far riflettere sul senso dei Gay Pride, ormai sfilata di una lobby dominante e arrogante che espone boriosa il suo vilipendio della religione cattolica. Abbiamo preso botte da tutti, dalla lobby Lgbt ovviamente e dalla diocesi e dall’assessore cattolico praticante che deve la poltrona ai voti degli altri partiti. È così ci becchiamo Papa Francesco rappresentato come una mignotta e ce ne stiamo zitti, perché chi è causa del suo mal pianga se stesso. Il M5S patrocina con entusiasmo in tutti i comuni dove governa ogni Gay Pride e interesse Lgbt, come è noto smantella i manifesti dei prolife come fossero insegne naziste. Avete votato da bravi cattolici praticanti per i soliti partiti, avete fatto campagna contro il PdF e ora quelli con il M5S ci fanno il governo insieme. Siete recidivi, lo avevate già fatto nel 2013 e quelli avevano fatto il governo con il Pd, regalandoci divorzio breve, legge Cirinnà e biotestamento cioè eutanasia all’italiana. Noi allora abbiamo detto: serve il Popolo della Famiglia. Continueremo a prendere botte da ogni dove, ma o cresciamo noi o crescerà l’attacco alla Chiesa. Prossima tappa, l’assalto alla “roba”. Imu sui beni ecclesiastici, tagliati i pochi fondi alle scuole cattoliche, poi toccherà all’otto per mille. Il disegno di quasi tutte le forze politiche, Lega compresa che avete votato come allocchi, è profondamente anticristiano. Il 10 giugno votate Popolo della Famiglia. L’unica voce che continua ad alzarsi a difesa della vita e della famiglia naturale in questo paese, facendo battaglia politica anche ora che si sono tutti azzittiti. Chi ha fatto campagna contro di noi si vergogni un po’ oggi.

Mario Adinofli torna così a mostrarci tutta la sua violenza. Pare surreale constatare quanta volgarità e quanta dietrologia ci sia dietro ad un fondamentalista che promuove odio contro un intero gruppo di persone sulla base del suo contestare un singolo manifestante che si era ironicamente vestito da Papa Francesco quale protestare contro l'omofobia della Chiesa.
Da prassi, l'integralista tenta di sostenere che ogni singolo gay del mondo debba essere ritenuto corresponsabile di ogni azione compiuta da chiunque condivida il medesimo orientamento sessuale, naturalmente solo dopo aver precisato che lui sarebbe esonerato per diritto di nascita dal dover rendere conto delle azioni compite dagli altri etero. Lui è il predatore e mica vuole essere preda.
Fosse una persona con un po' di buonsenso, si potrebbe provare a spiegargli che è l'indifferenza a rappresentare un problema, non certo chi protesta contro un fondamentalismo che si vuole appropriare di Dio per plasmarlo ad immagine e somiglianza della propria convenienza politica ed economica.

Se triste è il suo tentativo di sostenere che la curia dovrebbe vergognarsi per non avergli permesso di stuprare il santissimo sacramento con le sue blasfeme preghiere, squallido è anche il suo tentativo di difendere i privilegi della Chiesa, sostenendo che sarebbe doveroso rendere esentasse le attività commerciali della curia. Ed è così Adinolfi promette che lui costringerà alla chiusura quegli albergatori che subiscono la concorrenza di conventi che fanno il loro stesso lavoro esentasse in virtù di come sia favorevole all'idea che chi usa il nome di Dio con finalità commerciali debba essere privilegiato rispetto ai lavoratori onesti che pagano le tasse.

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La fotografia di apertura è tratta da BergamoNews.it.
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