La Lega chiede ai sindaci lombardi di togliere la foto di Mattarella dai loro uffici
Il legista Ettore Fusco ha inviato una lettera a tutti i sindaci lombardi per invitarli a mostrare disprezzo verso quelle istituzioni che hanno impedito a Matteo Salvini di poter giocare a fare lo zar d'Italia sulla pelle dei cittadini.
Ripetendo gli slogan populisti che probabilmente verranno vomitati sino alle nuove elezioni quale parte integrante della politica del sprezzo che caratterizza il Carrroccio, nella sua missiva scrive: «I cittadini non possono accettare una presa di posizione del presidente della Repubblica che ha deciso in base a desiderata europei quale governo si dovesse fare in Italia».
Non è la prima volta che la lega mostra un profondo fastidio verso la Costituzione e non è la prima volta che mente sui principi che limitato le ambizioni dittatoriali dei propri politici. Di fatto, Salvini non aveva il potere di imporre veti su nomine che Mattarella avrebbe dovuto emanare a proprio nome, ma si sa che lettore leghista medio non si ferma a simili dettagli.
Attraverso un post pubblicato su Facebook, Grimoldi ha gettato benzina sul fuoco nello scrivere: «Il presidente Mattarella ha dimostrato di non essere un garante imparziale per le nostre più alte istituzioni democratiche e non può più rappresentarci. Per questa ragione ho chiesto agli oltre 160 sindaci della Lega in Lombardia di rimuovere dai loro uffici la foto di Sergio Mattarella e in queste ore i nostri sindaci hanno già iniziato a togliere le foto di Mattarella dai loro uffici».
Il Carroccio starebbe facendo indagini interne per contare quanti sindaci abbiano risposto al loro appello, in un atto incostituzionale di ostentata minaccia alle istituzioni. Praticamente siamo al colpo di stato.