Regione Lombardia convoca l'omofobo Pillon per discutere delle sue politiche sulla famiglia


Era prevedibile che dal leghista Attilio Fontana non ci si sarebbe potuto aspettare nulla di buono. In veste di sindaco di Varese, patrocinò i convegni di disinformazione di Gianfranco Amato e negò ogni forma di supporto ai Pride cittadini. Ora divenuto governatore di Regione Lombardia, continua a negare patrocini ai Pride mentre si inventa un fantomatico "assessorato alla famiglia" che è stato dato nelle mani di una tale Silvia Piani.
Nel momento stesso in cui la signora Piani ha invitato il senatore leghista Simone Pillon a dettar legge sul modello di "famiglia" che lui esige sia promosso per conto di Massimo Gandolfini, pare evidente quale piega rischia di assumere la politica regionale. Date le premesse, forse rimpiangeremo quella Cappellini che sperperò tanto denaro pubblico in un inutile centralino "anti-gender" che fu voluto da Massimo Gandolfini.
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