L'integralismo calpesta anche la festa della mamma per la sua propaganda anti-gay


Non sappiamo se Mario Adinolfi abbia trascorso la festa della mamma in compagnia della figlia di moglie 1 o di moglie 2. Non sappiamo neppure se Salvini avrà fatto visita all'amante che ha messa incinta mentre era sposato con la sua ex-moglie. Appurato, però, è come la loro gente dicano siano la massima rappresentanza dell'«unica famiglia voluta da Dio». Curioso, dato che entrambi hanno famiglie diverse tra lori ed entrambe risultano non conformi ai dogmi con cui quotidianamente aggrediscono, insultano e offendono le famiglie degli altri in nome di un odio contro i gay che viene ben finanziato dalle lobby evangeliche statunitensi e dai patriarcati russi.
In quel clima di guerriglia voluto dal fondamentalismo cattolico, ogni pretesto serve a vomitare odio nel nome del fantomatico «gender». Nonostante in Italia le famiglie italiane monogenitoriali siano il 15% del totale e quelle omogenitoriali nel 2016 fossero solo 529, è con evidente malafede che cercano di giurare su Dio che sia colpa di quelle 529 famiglie se si tenta di garantire dignità a quei milioni di bambini che hanno un solo genitore.

Italia Cristiana quale partito di quel Cristiano Magdi Allam che è attualmente impegnato in comizi imofobi patrocinati dalla Lega i Salvini con Silvana De Mari e col segretario di Adinolfi, scrive:



Gli elementi sono sempre gli stessi: l'abuso del sentimento religioso, la mistificazione dei fatti e il costante ricorso alla paura per promuovere l'odio.

E chissà che qualcuno non possa far capire loro che la formula in cui si chiede la firma di due genitori è l'evoluzione del vecchio "firma di un genitore o di chi ne fa le veci" che serve a tutelare i bambini che non hanno famiglie tradizionali. Ma su sa, a questa gente non frega nulla dei bambini anche se li citano ossessivamente come pretesto per la discriminazione.
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