Verso il Dolomiti Pride. Domani l'inaugurazione della mostra fotografica “As Monxtras”


In vista del Dolomiti Pride che si svolgerà il 9 giugno prossimo, è presso il Café de la Paix di passaggio Osele a Trento che verrà allestita una mostra fotografica "diffusa" che prevede l'esposizione di opere anche nelle vetrine e ai davanzali della vicina via del Suffragio. L'inaugurazione è fissata per domani, marted' 29 maggio, alle ore 18.

Il fotografo trentino Antonello Veneri, dal 2009 residente in Brasile, ha seguito per due anni il collettivo di drag queen “As Monxtras”, documentando la loro attività artistica, ma anche sociale e politica. “As Monxtas” è stato fondato nel 2016 a Salvador de Bahia da Malayka SN con l’obiettivo di usare il proprio corpo come strumento di militanza, per andare oltre i modelli di genere normativi.
Le performer che compongono il collettivo mescolano l’elemento maschile e quelle femminile secondo le loro necessità e desideri. Sono corpi liberi e dissidenti che discutono durante i loro spettacoli temi complessi che vanno dalla sessualità alla politica, dall’identità di genere a quella razziale attraverso un uso ludico del corpo.
La mostra, che è dedicata all’attivista politica brasiliana Marielle Franco, è composta di 24 stampe di grande formato e gode del patrocinio dell’Assessorato alle Pari Opportunità della Provincia autonoma di Trento.

Malayka SN, fondatrice del collettivo, spiega: «Nella nostra società le aspettative di genere restano determinati: quello che ci si aspetta da un uomo o da una donna continua a essere molto diverso. Nell’arte, invece, questo dato non è così importante. Attraverso “As Monxtras” vogliamo parlare di genere senza interessarci al genere. Per questo ci autodefiniamo ironicamente “le Mostruose”. Non è importante se siamo uomo o donna. Siamo dissidenti. Con “As Monxtras” rompiamo con la necessità o l’illusione di un modello unico di donna, di femminile. È (e siamo) una manifestazione artistica, per cui non importa se chi è sul palco è “una” o “uno”. La questione di genere diventa secondaria, in modo che tutti possano esprimere liberamente ciò che ognuno di noi è. La nostra scelta è di discutere un tema così complesso e delicato attraverso l’azione artistica e l’elemento ludico».

Antonello Veneri nasce a Trento nel 1973 ed è laureato in Lettere e Storia italiana. Dal 1999 fino al 2009 è stato giornalista e fotografo della rivista QuestoTrentino e professore di Italiano e Storia al liceo. Dal 2009 vive e lavora come fotografo in Brasile. Collabora con numerosi giornali e riviste internazionali ed è autore di numerosi reportages e pubblicazioni fotografiche (La Repubblica, National Geographic Italia, Le Monde, El Pais, National Geographic Brasil, Folha de São Paulo, Il Corriere della Sera, Vice, Carta Capital, Yorokobu, ecc.) Le sue immagini sono presenti in libri, mostre, musei e gallerie. Collabora con il Ministero della Salute del Brasile (Fiocruz) e varie ONG nazionali ed internazionali. Nel 2015 inizia la collaborazione con AVSI documentando le attività e i progetti in territorio brasiliano, con due pubblicazioni (Porfolio AVSI Brasil e Viaggio fotografico) e la mostra “Dall’amore nessuno fugge. APAC: un carcere senza carcerieri” (in mostra a Rimini, Milano, Madrid, Lisbona, Perù, ecc.). Nel 2014 ha vinto il premio come miglior reportage “Il mio viaggio” National Geographic Italia con un lavoro di Salvador da Bahia in Brasile. Nel 2016 vince il Premio Persio Galembeck, il premio IPA (International Photography Award), è finalista ai Lugano Photodays e il reportage su Salvador è stato selezionato tra i migliori del Lensculture Street Photography. Nel 2017 vince due volte il premio Canon Brasile “Celebrações” “Retratos”. Nel 2018 vince un altro premio Canon Brasile “Um outro lugar”.

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