Il ministro leghista Fontana: «Al Papa preferisco il cardinale Burke»


Contro le polemiche suscitate dal suo voler negare l'esistenza delle famiglie gay, il ministro leghista Lorenzo Fontana si è giocato la carta del cristiano perseguitato e ai giornali ha dichiarato che «evidentemente a qualcuno dà fastidio se uno è cattolico, mi sembra che sia un marchio di vergogna. Ma siamo in Italia, non in Arabia Saudita».
Peccato non precisi che il suo "cristianesimo" non sia quello che vorrebbe far credere: in un'intervista rilasciata nel 2016 a Libero, alla domanda se gli piacesse il Papa, lui ha risposto: «Diciamo che preferisco il cardinale Burke».

Il riferimento è al cardinale statunitense ed anti-gay che dichiarava che la diminuzione di vocazioni nella Chiesa fisse da attribuire al «movimento femminista radicale», colpevole di aver spinto «la Chiesa ad affrontare continuamente problemi delle donne a scapito di criticità importanti per gli uomini».

A Libero Fontana dichiarò anche di voler abolire l'euro: «È una moneta che ha devastato l' economia, ma al di là di questi aspetti è necessario invertire la rotta anche sull' aspetto demografico. La crescita economica va di pari passo con quella demografica. Invece, la sinistra dice che per rimpiazzare gli italiani servono più immigrati. Follia».
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