Il senatore pentastellato vuole affondare le navi delle Ong. Salvini deride i profughi


Per anni è stato un volto anche televisivo nelle vesti di presidente dell'Adusbef, oggi Elio Lannutti è un senatore della Repubblica eletto con i 5 Stelle. Dal suo profilo Twitter, il senatore ha lanciato una proposta shock: affondare le navi che salvano vite umane nel Mediterraneo.



Oltre a sostenere le teorie leghiste su una fantomatic «sostituzione etnica», il commento giunge a corredo di una notizia riguardante la Lifeline, ossia una di quelle navi che la Procura ha assolto dalle accuse infamanti con cui Salvini l'ha utilizzata per farsi campagna elettorale. Ciononostante, Lannutti continua a spergiurare che li si debba ritenere responsabili degli sbarchi e che le Ong sarebbero associate a Soros.
Davanti alle critiche, il senatore pentastellato ha peggiorato la situazione nel precisare che le affonderà solo dopo averle svuotate dagli occupanti (bontà sua!) e, sempre sui social, scrive: «Stiamo parlando dei trafficanti di essere umani. Non affondare ma salvare gli esseri umani. Affondare o interdire le navi pirata, trafficanti di disperati».
Ma anche qui siamo dinnanzi ad accuse che la Procura ha già archiviato dato che il riferimento è ad una nave ben precisa come la Lifeline. Il timore è che il senatore ipotizzi che basterebbe lasciar morire i migranti in mare per convincerli a non partire (o, più verosimilmente, a scegliere percorsi alternativi). E come se quelle frasi non fossero state abbastanza, il senatore ha ricominciato a twittare definendo Macron «un fariseo, come tutti gli esperimenti della finanza criminale».

Ma forse ogni ragionamento pare superfluo in un'Italia in cui si tollera un ministro degli interni che fa bullismo sui più deboli e che, ostentando un'assoluta mancanza di umanità e una totale mancanza di rispetto per le persone e le istituzioni) si permette battute come questa:

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