Tenessee, negozio cristiano espone un cartello che vieta l'accesso ai gay. Il proprietario sostiene sia «libertà religiosa».


Mentre Donald Trump si è congratulato con la Corta Suprema per la vergognosa sentenza che ha assolto il pasticcere che si rifiutò di preparare una torta nuziale ad una coppia gay in virtù di come dichiarasse che «Gesù avrebbe discriminato i gay», è nel nome di Dio che la ferocia integralista sta dando vita ad un nuovo nazismo.
Mario Afinolfi dice che la "libertà religiosa" debba consentirgli di poter pregare contro i gay grazie alla complicità di un manipolo di frati cappuccini, Fontana dice che le famiglie dei gay non esistono, Salvinni promettente che renderà orfani i loro figli. Tutto questo in atti di violenza che vengono puntalmente giustificati nel nome di Dio... perché Gott mit uns, al pari di come sosteneva il Terzo Reich.

Il 12 ottobre sarà il 20° anniversario della morte di Matthew Shepard, il ragazzo che venne massacrato perché gay. I suoi aggressori lo legarono ad una staccionata e lo lasciarono lì a morire. Ritrovato solamente 18 ore dopo da un ciclista, vivo ma in stato di incoscienza, presentava il cranio fratturato dalla nuca fino oltre l'orecchio destro, parte del cervello era stata compromessa sino ad impedire al suo organismo di gestire correttamente il battito cardiaco e sulla testa erano state riscontrate almeno dodici gravi ferite. Il corpo era coperto di sangue, segnato dalle lacrime di un ragazzo che era stato ucciso a soli 21 anni perché gay.
La comunità cattolica locale si adoperò per difendere gli assassini e per chiedere che la pena di morte non venisse adottata in quanto la vittime era gay, quindi ritenuta di minor valore. Un gruppo di omofobi, capeggiati dal pastore battista Fred Phelps, organizzarono dei picchetti ai suoi funerali e durante il processo dei due assalitori, esponendo cartelli come «Matt Shepard marcisce all'inferno», «L'Aids uccide i finocchi morti» e «Dio odia i froci». Phelps chiese l'autorizzazione per la costruzione di un monumento «di marmo o granito, alto 5 o 6 piedi» da porre nel parco di Casper, sul quale avrebbe dovuto essere apposta una targa in bronzo con l'immagine di Shepard e le parole: «Matthew Shepard, entrato all'inferno il 12 ottobre 1998, in spregio all'avviso di Dio: "Non avrai con maschio relazioni come si hanno con donna: è abominio." - Levitico 18:22».

A vent'anni da quei fatti, è sempre nel nome di Dio che Jeff Amyx, proprietario di una ferramenta in Tenessee, ha affisso sull'ingresso del suo negozio un cartello con scritto: "I gay non sono ammessi".
Lo aveva già fatto nel 2015, quando il governo Obama introdusse il matrimonio egualitario. Lo rimosse in seguito alle polemiche dei cittadini, ma è sull'onda dell intolleranza promossa dall'amministrazione Trump che ha deciso di ripristinarlo: «In questi giorni la Corte Suprema ha dato ragione ad un pasticcere che si è rifiutato di fare una torta per due maschi che volevano sposarsi. Abbiamo vinto, questa è una vittoria per la cristianità. Ho deciso di festeggiare riproponendo il cartello, anche perché nonostante la vittoria siamo sotto attacco e io devo fare la mia parte».
Ama il prossimo tuo come te stesso, diceva Gesù. E questi dicono di sentirsi "cristiani" mentre vomitano il loro odio e cercano di danneggiare intere vite al solo fine di sostenere che li si dovrebbe ritenere migliori degli altri in virtù di come le donne stuzzicano il loro appetito sessuale.
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