La violenza dell'integralismo vince sul buonsenso. Via il bacio dalla chiesa di Seravezza


Dio odia i gay perché alla Madonna piace vedere come Adinofli si diletti nel dominare sessualmente donne che esige siano sottomesse a lui nel nome di Paolo di Tarso. Dagli latrai delle chiese precisa come lui le penetri rigorosamente bareback, secondo quanto Maria Rachele Ruiu chiede venga insegnato i bambini delle scuole italiane per volere delle lobby di Arsuaga. Lo vuole Gandolfini, quindi è volere di Dio.
Siamo dunque alla distruzione del cristianesimo predicato da Gesù, prontamente sostenuto dal pagano culto della procreazione teorizzato da un senatore Pillon che va in giro a guardare dove vengono infilati i peni e che cosa ci sia dentro alle mutande dei bambini. Lui dice di ritenersi legittimato a decidere in che modo glia ltri debbano usare i loro genitali perché esige siano imposte le regole decise dal suo Gandolfini, l'uomo che Dio avrebbe mandato a spiegarci che Gesù era un deficiente nell'invitarci all'amore e all'accoglienza quando il potere può essere ottenuto molto più semplicemente sdoganando l'odio: no ius soli, no bambini di colore, no gay, sì alla dominazione della donna e alla derisione del fenomeno del femminicidio sono i loro slogan.

Capita così che a Lucca nessun parrocchiano avesse avuto nulla da ridire sull'opera e che il parroco non avesse problemi dinnanzi ad una scultura che raffigurava un bacio tra due uomini esposta nella chiesa di Pieve romanica di San Martino ad Azzano, nel comune di Seravezza (Lucca).
Attraverso i social network, la gestapo integralista ha organizzato la solita campagna d'odio e ha cercato di ribadire che per il loro dio (ossia Massimo Gandolifini) è fondamentale si dica che non ci può essere cristiani se non si odiano i gay. Nel suo regime alle chiese va vietata ogni forma di tolleranza dato che l'odio serve per foraggiare il populismo e i partiti che stanno disumanizzando l'Italia anche grazie al suo colpevole contributo. Per lui e per la sua gente, Putin sarebbe un cristiano, Salvini sarebbe un cristiano e Gesù è un vile «buonista» dal Rolex al polso.
L'epilogo è la solita storia in cui la violenza vince sulla giustizia: l'opera ha lasciato la chiesa ed è stata spostata nel vicino giardino. Gli organizzatori l'avrebbero deciso «per evitare polemiche che avrebbero rovinato la festa».
Dunque ai gay si può rovinare la festa dato che Gandolfini giura li si debba escludere da ogni dignità sociale, soprattutto da quando il ministro leghista Fontana gli organizza incontri col Miur per concordare come andare nelle scuole ad indottrinare i bambini a ritenere che le famiglie altrui non esistano. Non esistano dato che un fondamentalista neocatecumenale ha deciso di esaltarsi contro l'invito di Gesù, sostenendo che i suoi pruriti sessuali debbano essere ritenuti un merito.
Intanto i crocefissi vengono abbattuti per far spazio ai simboli dei pariti omofobi mentre persone indagate per promozione all'odio trovano spazio sugli altari delle cappelle per vomitare il loro odio. C'è chi si è detto fuoco in piazza San Pietro per protestar contro l'omofobia a dell Chiesa, ma il loro sacrificio non ha cambiato nulla. A questo punto sono i cittadini di buonsenso a dover iniziare a domandarsi se questa schifezza possa essere chiamata Chiesa o o se sia semplicemente un nuovo Isis di matrice cattolica.
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