Salvini e il suo patto con la lobby delle armi: la vita umana varrà meno degli oggetti


Più armi in circolazione significa più femminicidi, più omicidi, più rapine e più violenza. Basterebbe mezzo neurone per comprendere che se tu hai un fucile in casa, crescerà esponenzialmente anche la possibilità che un ladro sia armato. Ma tutto questo non pare preoccupare Matteo Salvini, sempre più impegnato a promettere la libera distribuzione di armi ai cittadini.
Dice che la lega ambisce ad un far west basato sulla giustizia fai da te in modo che ogni leghista che voglia giocare a fare il giustiziere possa sopperire all'inefficienza di quella polizia di cui proprio Salvini è responsabile. Inoltre, con la benedizione del telecomandatele Pillon quale esponente delle lobby di Gandolfini, si sancirà che in Italia la proprietà privata varrà più della vita umana. A detta loro, sino a quando il governo garantirà la persecuzione di gay e lesbiche, i sedicenti "pro-life" sponsorizzeranno l'idea che sia lecito uccidere vite umane se servirà a difendere degli oggetti.
Ma non solo. Repubblica ha anche scovato un preoccupante patto firmale siglato tra il leader leghista e la lobby delle armi in piena campagna elettorale. Nel documento Salvini vincola il ministro dell'Interno a coinvolgere la lobby nella discussione di qualunque legge miri a diffondere armi da fuoco tra la popolazione.

«Altro che legittima difesa. Altro che prima gli italiani, Salvini prima di tutto ha firmato un atto d'onore con le lobby delle armi in Italia», dichiara senatore Pd Roberto Rampi. Ed Andrea Maestri, esponente di Possibile, punta il dito su quel M5S che ha consegnato l'Italia nelle mani doi un estremista votato da solo il 17% degli italiani: «Quella di Salvini non è una riforma della legittima difesa, ma un Far West, un Italia americanizzata che produrrebbe solo più delitti. In tutto questo il Movimento 5 Stelle è pienamente d'accordo: il ministro della Giustizia Bonafede non ha parlato di un intervento restrittivo al rilascio di porto d'armi, ma solo di legittima difesa come 'priorità' di questo governo, con l'applauso di Forza Italia che ha promosso un tour sull'argomento».
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