Il giornale di Belpietro: «l'Unar si occupa dei gay, ma gli eterosessuali sono più discriminati. Fontana intervenga»


È Provita Onlus a rilanciare un surreale articolo pubblicato dal quotidiano di Maurizio Belpietro, ossia da quella testata premiata dalla CitizienGo di Arsiuaga che l'organizzazione forzanovista promuove su ogni loro singola pagina.
Intenzioni a chiedere la chiusura degli enti che contrastano la discriminazione, è facendo leva sulla creazione di una falsa contrapposizione che La Verità (mai titolo fu più ingannevole) titola: "L'unar c'è solo solo per gli omosessuali". Nel sottotitolo spiegano: "Aperto dall'agenzia antidiscriminazione un tavolo sui diritti della comunità lgbt, che però è la meno discriminata. Le famiglie chiedono attenzione al ministro Fontana".

Se il sostenere di conoscere cosa pensino «le famiglie» è un'illazione che sarebbe ammissibile solo se Belpietro avesse telefonato ad ogni singolo nucleo familiare, evidente è come questa gente stia cercando di rendere di uso comune la ridefinizione ideologica con cui il fondamentalismo stra tramutando il termine «famiglia» in un sinonimo di «fascista» o di «omofobo razzista».
Fa ridere possa giurare che non esisterebbe discriminazione contro i gay, ancor più dopo un'estate in cui la cronaca ha raccontato decine di casi di aggressioni dettate dal quell'odio che il suo giornale è in prima fila nel generare, così come surreale è come chiede che l'agenzia anti-discriminazione si occupi di quella che loro sostengono sarebbe la «discriminazione» inferta ai maschi eterosessuali da minoranze che non accettano di di essere discriminate in silenzio.

Sulla base di quel delirio, l'organizzazione di Toni Brandi ha rilanciato la sua patetica petizione volta a chiedere la chiusura di chi contrasta l'omofobia, forse sapendo il commercio di odio omofobico è una tra le loro principali fonti di reddito.
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