I lettori de Il Giornale: «L''Aids è il rimedio naturale alla malanno dell'omosessualità, una schifosa condizione di esseri sbagliati»


Secondo quel triste copione che è ormai consuetudine, le imprecisioni e gli allarmismi del pessimo articolo di Francesco Teodori si sono tramutato in uno strumento di promozione dell'odio omofobico. Se Teodori si spingeva a parlare di «fenomeno giovanile» davanti a quel solo e unico ragazzo che aveva trovato su Grindr interessato a cercare sesso non protetto con sieropositivi, Il Giornale si è affrettato a rincarare la dose e a sostenere che chiunque usi Grindr non cerchi altro. Capita così che tal Franco Grilli si occupa di firmare un articolo intitolato: "Grindr, dove i ragazzi cercano rapporti sessuali non protetti con partner sieropositivi".
Sempre sostenendo che un singolo caso basti a parlare di un fenomeno che giurano sarebbe in crescita, il quotidiano di Sallusti afferma:

"Ciò che eccita è il rischio, il brivido di fare sesso non protetto con un ragazzo sieropositivo. Funziona meglio del viagra come eccitante". A raccontarlo ad HuffingtonPost è Marco (nome di fantasia), un ragazzo che attraverso la celebre app di incontri Grindr, cerca uomini sieropositivi con cui fare sesso non protetto.
Il quotidiano online ha realizzato un'inchiesta su questa folle usanza e sarebbe pericolosamente in crescita il numero di giovani e meno giovani che vanno alla ricerca di partner effetti da Hiv con i quali, appunto, avere rapporti sessuali non protetti.

Si passa così a raccontare che chi dichiara la propria sieropositività non lo farebbe per cercare altri sieropositivi o per segnalare il fatto, lo farebbe perché i gay sarebbero attratti come mosche da quella che loro sostengono sarebbe una "categoria":

Grindr è una piattaforma come tante, come Tinder e Happn, per esempio, ma a differenza di queste altre app è frequentata da utenti per lo più maschi e omosessuali. Basta scaricare l'applicazione (gratuitamente) sul proprio smartphone per entrare in gioco e cercare il partner più adatto ai propri gusti. La platea a disposizione è suddivisa nelle cosiddette "tribes", ovvero tribù. O più semplicemente, categorie. E tra le varie categorie – che variano da "sportivo" a "discreto", da "rozzo" a "nerd" – fa capolino anche quella di “positivo”. Inteso come sieropositivo.

Riportando la presunta "testimonianza" raccattata da Teodori, Il Giornale si auto-smentisce affermando che non si può parlare di fenomeno davanti a ciò che loro avevano spacciato per tale:

E spesso, dice, ha rapporti con ragazzi sieropositivi: "Sì, capita. Loro accettano sempre, non so il perché. Forse per sentirsi meno soli. Facciamo quasi sempre sesso non protetto. Io ancora l'Hiv non me lo sono preso ma chissà... penso che succederà presto". Marco conosce altri ragazzi come lui, ma ammette che non sono tanti, anzi: "Non siamo tantissimi. La maggior parte ha troppa paura di ammalarsi o di morire addirittura. Ma per me è diverso. Non me ne importa molto. L'adrenalina è come una droga, quando finisce ne vuoi sempre di più".

Da prassi, però, è tra i commenti che possiamo misurare il livello a cui si spinge il consueto odio e la consueta omofobia dei loro lettori:

  • La natura ha infiniti modi per rimediare ai propri malanni... questo sistema funziona sicuramente, basta stare attenti e aspettare.
  • Mi chiedo come i padri e le madri di famiglia possano sentire il dovere di tirare la cinghia e pagare le tasse per provvedere ad una sanità che curi individui di tal fatta. Credo che di fronte a tanta follia, verificata la notizia ovviamente tanto appare folle, sia da riscrivere tutto l'armamentario solidaristico di questa umanità allo sbando o, quantomeno, riadottare il ricovero coatto in strutture che il buonismo criminale, e forse interessato, ha dismesso alcuni anni or sono; purtroppo nella ricerca della "democrazia" perfetta stiamo coltivando i germi che infetteranno a morte la nostra specie. Saluti. Piero
  • ..ma se qualcuno si dovesse Ammalare, le cure dovrebbe pagarsele personalmente... di propria tasca e non a carico della comunità: è una precisa scelta di vita finché dura...!!
  • Solito marciume, spesso condito dall'immancabile ingrediente della deviazione omosessuale... In ogni caso sono soggetti che andrebbero arrestati e incarcerati per il disgustoso rischio di contagio mortale legato alla loro schifosa condizione di esseri sbagliati.
  • l'importante è che poi non pretendano cure gratis dai sani di mente, ortaggi ammuffiti ed avvelenati
  • selezione naturale.
3 commenti