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«I gay devono finire nell'incenritore». Minacce a Ser&Gio per la loro campagna contro l'omofobia

I manifesti con cui cui Giorgio Donders e Sergio Sormani hanno risposto all'odio promosso da Provita Onlus hanno scatenato reazioni violente tra gli omofobi. Ad esempio c'è chi chi si è messo a pubblicare messaggi in cui chiedevano che i gay fossero bruciati vivi negli «inceneritori» qualora avessero osato rivendicare il «diritto di avere una famiglia con dei figli» contro il volere del presidente di Provita Onlus o degli altri professionisti dell'omofobia organizzata.

Se la stampa di estrema destra ha dedicato intere pagine ai piagnistei con cui Toni Brandi sosteneva che le sue offese alle famiglie gay dovessero essere ritenute un presunto «diritto di espressione» in presunta virtù della quantità di denaro che la sua organizzazione incamera grazie al suo commercio dell'omofobia, è solo su Il Giornale di Vimercate che troviamo notizia di come le aggressioni al due comico abbia portato alla denuncia di 13 persone. Ad annunciarlo sono gli stessi Ser&Gio attraverso una elequente fotografia pubblicata sulla loro pagina Facebook:


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