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Nicole Kidman attacca l'omofobia di Trump: «È ancora convinto che l’omosessualità si possa curare»

Dopo Robert De Niro, anche Nicole Kidman ha duramente attaccato l'omofobia di Donald Trump. In occasione dell'uscita nelle sale di Boy Erased, un film che affronta il tema delle fantomatiche "terapie riparative" dell'omosessualità promosse da alcuni sedicenti gruppi religiosi, l'attrice ha dichiarato: «Conoscevo il libro, la storia, la problematica. Perfino Trump ne ha parlato di recente… ovviamente lui è ancora convinto che l’omosessualità si possa curare. Joel Edgerton è un mio caro amico e mi ha offerto la parte. Gli ho detto che avrei anche fatto la comparsa in un film così, perché è una storia che deve essere raccontata, è uno di quei film con un messaggio, che fa riflettere e spero parlare [...] Nel film non c’è il cattivo vero e proprio, niente è bianco o nero. Martha, la vera madre a cui il mio personaggio di Nancy è ispirata, credeva stesse facendo la cosa giusta per il figlio, non capiva. Ora capisce, ma allora no, e non era per cattiveria, ma per ignoranza e fede cieca. Non aveva i mezzi educativi per capire cosa significa essere gay o di altri orientamenti. Martha mi ha detto che per il resto della vita chiederà scusa al figlio. È una donna cambiata, illuminata. Pretendere di convertire i gay: un’idea medievale! C’è gente che mette davanti la fede alla famiglia. Difficile credere che solo oggi, nel 2018, siamo arrivati a questa conclusione».


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