Trump arrestato. Da Pillon ad Adinolfi, è incondizionata difesa del padre di famiglia che va a prostitute


L'ex senatore leghista Simone Pillon esprime la sua più totale «solidarietà» a Trump, sostenendo sia una vergogna che un padri di famiglia non possa manco andare a prostitute e pagare pornostar per tacere sulle loro relazioni dopo messa.
Interessante è come Pillon non paia ravvisare problemi neppure sul fatto che Trump abbia pagato il silenzio della pornostar con i soldi della campagna elettorale. Infatti il suo arresto non è per aver fatto sesso con una pornostar, ma per averla corrotta con soldi del partito:



Curioso è come Pillon si voglia proporre come l'avvocato che non riesce a comprendere i motivi di un arresto. Infatti il suo teorizzare che qualcuno avrebbe potuto arrestare Trump per aver fatto sesso con una pornostar sarebbe semplicemente ricciolo, almeno al di fuori di quegli ambienti bigotti che lui è solito bazzicare.

Simpatizza per le corna alla moglie incita (terza sposata dal sedicente difensore della "famiglia tradizionale) anche l'immancabile Adinolfi (che di mogli ne ha solo due), il quale ovviamente inveisce contro gli altri perché non dicono ciò che lui vorrebbe dicessero:



Non è chiaro per quale motivo sostenga bisognerebbe dimostrare «solidarietà» a chi delinque. E su quali basi teorizza ci siano stati «soprusi» da parte di fantomatici «procuratori di sinistra» davanti ad una vicenda che, se confermata, costituirebbe reato indipendentemente dallo schieramento politico delle persone coinvolte? Oppure Adinolfi vuole sostenere che un procuratore di destra sicuramente avrebbe taciuto sui crimini e sulle illegalità die politici di destra?
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